Vedi tutti
Vedi tutti
Tappa

6

Giovedì 09
Maggio 2024

180 km
Dislivello 1.900 m

Partenza tra

G ::

Torre del Lago Puccini

(Viareggio) -

Rapolano Terme

altimetria

planimetria

info tecniche

Tappa impegnativa caratterizzata particolarmente da tre settori sterrati per un totale di quasi 12 km. I primi due sono in comune con la Strade Bianche, il terzo è inedito. Prima aprte pianeggiante nell’entroterra pisano fino Volterra. Entrati nel Senese si affronta il settore sterrato di Vidritta che, rispetto alla Strade Bianche è lungo 2 km in più e si connette, a meno di poche centinaia di metri di asfalto al tratto di Bagnaia. Quest’ultimo presenta pendenze fino al 15% e, a Grotti, il secondo GPM di giornata. Prima di Asciano si percorre il terzo settore di Pievina che si svolge prevalentemente in cresta con continui brevi saliscendi. Finale molto impegnativo con il muro di Serre di Rapolano.
Ultimi km
Ultimi km articolati con curve e saliscendi. Da segnalare a circa 5 km dall’arrivo lo strappo di Serre di Rapolano che presenta nel finale pendenze fino al 20%. Retta finale di 450 m su asfalto larghezza 6 m pendenza attorno al 6%.

partenza / arrivo

ultimi km

crono tabella

  • altimetria
  • planimetria
  • info tecniche
  • partenza / arrivo
  • ultimi km
  • crono tabella

info turistiche

Città di:

partenza
arrivo

Torre del Lago Puccini (Viareggio)



Panoramica

Viareggio, grazie alle sue spiagge, viene identificata principalmente come una località a vocazione balneare, ma vanta anche la vicinanza alle montagne dell’entroterra e la presenza del lago di Massaciuccoli e delle aree protette del Parco Migliarino San Rossore. Molti sono gli eventi a carattere nazionale e internazionale che punteggiano l’anno: dal Carnevale che quest’anno festeggia 150 anni, al Festival Puccini per la musica, alla Viareggio Cup per lo sport, e il Premio Rèpaci per la letteratura.

La luce di Viareggio è calda, a tratti abbagliante. Si spande dal mare alle spiagge, attraversa i bagni storici, le architetture déco della passeggiata, prosegue sul ponte e arriva al porto dei pescherecci. Dal molo, corre lungo il canale Burlamacca che collega centro e periferia cittadina e giunge alle darsene dove, grazie all’eccellenza dei cantieri navali viareggini, vengono costruite alcune delle imbarcazioni più belle del mondo. E poi Torre del Lago, nel silenzio e nella quiete del lago di Puccini, appena punteggiato dal fruscio di un remo sull’acqua o dal canto degli uccelli che svelano i misteri delle dimore storiche. Uno scenario urbano e marittimo che riempie occhi e cuore.

Gastronomia

Piatti tipici da non perdere durante un soggiorno a Viareggio.

La pasta alla trabaccolara

La “trabaccolara” è una pietanza della tradizione viareggina che nasce come piatto povero, realizzato con i pesci di fondale che restavano invenduti al mercato. Il nome deriva dal trabaccolo, un’imbarcazione utilizzata dai pescatori di San Benedetto del Tronto, alcuni dei quali si trasferirono a Viareggio tra gli anni Venti e la fine degli anni Trenta. Per prepararlo servono pesci come la gallinella, lo scorfano, le tracine, a cui qualcuno aggiunge crostacei e molluschi (che però non fanno parte della ricetta tradizionale). In questa ricetta i pesci si cuociono col pomodoro e s’insaporiscono con vino ed erbe aromatiche.

Risotto con seppie e bietole

Nasce dall’unione di sapori di terra e di mare ed è un classico mangiarlo nelle cucine delle feste rionali nel periodo di Carnevale. Per prepararlo bisogna rosolare le seppie, unire la bietola tagliata a striscioline, una volta che è appassita si aggiunge il riso e a fine cottura si ultima il piatto con il prezzemolo tritato. Buon appetito!

Cacciucco alla viareggina

Rigorosamente con doppia “C”! Un piatto che deriva dalla tradizione povera dei pescatori e che trova le sue origini addirittura nel 1500. Il nome deriva dal termine turco “kuciuk” e che significa “piccolo”: una zuppa di pesce che i pescatori erano soliti preparare a bordo di rientro da una battuta di pesca in mare. La particolarità del cacciucco viareggino è quella di avere tutti i pesci poveri che venivano scartati dai pescatori perché avrebbero avuto poco mercato a terra. Da servire in tavola rigorosamente accompagnata da pane casalingo abbrustolito e preferibilmente strofinato con aglio. Il sapore è forte e deciso, leggermente piccante.

Spaghetti con i nicchi

Sapete cosa sono i nicchi? È il termine viareggino con cui si fa riferimento alle arselle o telline. Si tratta di piccoli molluschi bivalve che si trovano nei fondali sabbiosi. Si cucinano in modo molto semplice ma davvero gustoso. Si condiscono gli spaghetti in bianco con le arselle passate in padella, dopo averle fatte spurgare dalla sabbia mettendole in una ciotola con acqua almeno dalla sera prima. Nella cottura si aggiunge vino bianco, aglio, peperoncino e a fine cottura prezzemolo.

Spaghetti con i coltellacci

La città, così legata al suo Carnevale, ha un repertorio di canzoni popolari da far invidia: una delle più famose a opera di Adriano Barghetti recita così: “Siam tutti coltellacci e ad ogni marettone ci ritroviamo sempre in mezzo al lavarone” (titolo “Cha cha cha dei coltellacci”). I coltellacci sono conosciuti fuori dai confini viareggini come cannolicchi. Il termine tipico deriva dalla loro forma allungata che è simile a quella di un coltello. Sono molluschi dalla forma lunga e stretta che si pescano dopo le mareggiate, lungo la battigia o nei pressi degli scogli. Si preparano in bianco o con aggiunta di pomodori e hanno un sapore forte e intenso.

La scarpaccia

Chiudiamo con un dolce che, in realtà, dolce non è. Stiamo parlando della scarpaccia dolce che si mangia solitamente come dessert a fine pasto ma non si disdegna anche come merenda o spuntino durante la giornata. Una vera e propria torta che ha la particolarità di avere come ingrediente le zucchine tagliate a strisce molto sottili. Il sapore che ne deriva è un misto di dolce e salato che saprà colpire il palato. Assolutamente da provare.

Punti d'interesse

La Passeggiata

La Passeggiata di Viareggio è uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti di tutta la Versilia: una lunga via pedonale costellata da edifici di pregio con tratti liberty e dèco, opera di Alfredo Belluomini e Galileo Chini. Si estende per 3 chilometri e rappresenta il momento urbano qualificante l’immagine della villeggiatura e la passerella della mondanità internazionale.

Il palazzo delle Muse

Nato come Ospizio Marino, nel 1912 diventa Colonia permanente per la cura di soggetti affetti da malattie tubercolari e bisognevoli di soggiorno al mare. Oggi l’edificio ospita la biblioteca comunale, il centro documentario storico e la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea che rappresenta uno dei più importanti centri espositivi nazionali specializzati nel settore: una panoramica dell’arte italiana ed europea del ventesimo secolo.

La Torre Matilde

La storia della Torre Matilde coincide con la storia di Viareggio: esempio di architettura militare del XVI secolo, da silenziosa guardiana della costa, la torre è testimone di secoli di vita che intorno a essa è cresciuta e mutata. Dopo alterne vicende e destinazioni d’uso è attualmente sede di attività culturali ed espositive a carattere temporaneo.

Il Museo della Marineria

Il Museo nasce per valorizzare i reperti legati alla storia della marineria viareggina e non solo. Si articola in diverse sezioni tematiche, dedicate alle attrezzature di bordo, ai cantieri navali, alla gente di mare e ai maestri d’ascia e calafati.

Casa Museo Giacomo Puccini

La casa, trasformata in museo nel 1925 dal figlio Antonio, è rimasta immutata nel tempo, offrendo l’opportunità di immergersi nell’atmosfera del luogo in cui il Maestro ha trovato l’ispirazione per i suoi capolavori.

Villa Museo Paolina Bonaparte

La villa della Principessa Paolina Bonaparte viene costruita nel 1822, lungo quelli che allora erano i limiti settentrionali di Viareggio: il progetto viene affidato all’architetto Giovanni Lazzarini. L’edificio viene realizzato sulla riva del mare con l’intento di creare una piccola dimora appartata dalla mondanità e a contatto diretto con la natura: attualmente la Villa ospita mostre d’arte temporanee ed è sede di eventi culturali.

Villa Borbone

Villa Borbone è sicuramente fra i luoghi storici più affascinanti della città di Viareggio. Restaurata e adibita a spazio polivalente dal Comune, sorge in uno degli angoli più suggestivi del territorio versiliese: lungo il viale dei Tigli all’interno del Parco Naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, un territorio magico, di cui la Villa è ingresso privilegiato. Nella stagione estiva la Villa ospita eventi musicali, rassegne culturali e spettacoli teatrali.

Il distretto nautico

Viareggio è il cuore di uno dei più importanti distretti nautici, punta di diamante di una regione dove la filiera della nautica è orientata al settore superyacht con 5.000 imprese e circa 18.000 addetti diretti. L’intero distretto può contare su un valore della produzione di 2 miliardi di euro complessivi, pari al 50% del dato nazionale e una clientela estera pari al 95% nel comparto superyacht. Il settore economico legato alla nautica comprende una grande varietà di attività, professioni e mestieri che coinvolgono più di 70 diversi tipi di profili dall’industria al turismo. A Viareggio operano nel settore nautica a 360° circa 1.300 imprese, con 8.000 addetti occupati nelle attività di cantieristica, subfornitura, servizi e riparazioni, commercio e noleggio, area portuale. Sono 10 i principali brand della cantieristica mondiale che hanno il proprio quartier generale a Viareggio.

Rapolano Terme



Panoramica

Il Comune di Rapolano Terme si estende tra le colline boscose del Chianti, la Val di Chiana e le Crete Senesi. Questo mare di terra è un’opera d’arte creata dalla fatica e dal lavoro duro di contadini, degli artigiani e dall’ingegno dei suoi abitanti. Un infinito dove appaiono borghi, pievi, castelli, poderi.

Gastronomia

In questa terra si coltivano prodotti di grande qualità come cereali, olivi, viti, oppure si lasciano terreni dedicati al pascolo. Ottimo olio, ottime verdure e carni, profumato pecorino, ricavato dal latte delle pecore che hanno la fortuna di cibarsi della varietà di erbe dei pascoli delle crete. La cucina è quella tradizionale ed essenziale della Toscana rurale. Minestre di verdure, zuppe di pane che il giorno dopo possono diventare “ribollite”, paste fresche lavorate a mano, carni alla brace. Rapolano vanta un dolce chiamato la “focaccia rapolanese”, una delizia che si può assaggiare solo nei forni e nei ristoranti del luogo. Due dischi di pasta frolla e mandorle che racchiudono una crema pasticcera golosa.

Punti di Interesse

Rapolano Terme è sinonimo di acque termali e quindi di benessere. Le terme San Giovanni e il complesso termale dell’Antica Querciolaia sono i luoghi giusti per trovare conforto nei vapori e regalare al corpo e alla mente momenti di relax.
I benefici delle sue terme sono conosciuti fin dall’antichità con scavi archeologici che testimoniano le capacità curative delle sue acque.
La vocazione al soggiorno nel benessere e all’essere bene è completata da percorsi trekking e bike che si snodano in un territorio di grande valore paesaggistico e naturalistico. Di rilievo il progetto di ciclovia delle Crete Senesi.
Un borgo importante del Comune è Serre di Rapolano. Il centro del paese si snoda intorno al complesso architettonico del Duecento della Grancia, Granaione e Tinaia che fanno parte della rete delle fattorie fortificate (le grance), appartenenti all’Ospedale senese di Santa Maria della Scala.

Seguici
sui social
#giroditalia

top sponsor