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Tappa

3

Lunedì 06
Maggio 2024

166 km
Dislivello 750 m

Partenza tra

G ::

Novara -

Fossano

altimetria

planimetria

info tecniche

Tappa piatta con alcuni piccoli saliscendi nella parte centrale. Si percorrono principalmente strade piane, rettilinee e di larghezza normale costellate dei comuni ostacoli cittadini nelle zone urbane. La breve salita di Lu costituisce una delle poche e brevi asperità di giornata. Finale caratterizzato dallo strappetto di Cherasco fino all’ultima breve ascesa che porta a Fossano.
Ultimi km
Ultimi 3 km praticamente rettilinei con una sola curva a gomito a 1300 m dall’arrivo. Profilo perfettamente pianeggiante eccettuato il tratto dai -4.5 km ai -3 km che sale costantemente al 5% circa con ampi curvoni. Retta finale di 1300 m su asfalto larghezza 9 m.

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Città di:

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Novara



Panoramica

Novara è una città ricca di tradizioni, di storia, di capolavori d’arte, creata poco a poco, in un susseguirsi di stratificazioni e influenze, che ne hanno fatto un vivace polo culturale, tappa ideale per una visita nel corso di tutto l’anno. La vera anima della città affiora nel suo centro storico che ruota attorno alla Basilica di San Gaudenzio e a quell’ardita struttura, che tutto domina e a cui tutti guardano: la Cupola di Alessandro Antonelli; i suoi 121 metri disegnano lo skyline del capoluogo, dandogli quella forma cara e conosciuta nella quale i novaresi si riconoscono. Da lassù lo sguardo si perde oltre i confini cittadini, con le prime risaie che lambiscono le sue periferie e fino all’abbraccio della catena alpina che, nelle giornate di cielo terso, sembra quasi di poter toccare solo allungando il braccio.

Gastronomia

Circondata da risaie, il piatto tradizionale di Novara non può che essere a base di riso: la paniscia, è infatti un risotto in cui non devono mancare i fagioli, le verze e il salame della duja (un salume che si conserva sotto grasso), e tutto ciò che regala l’orto in qualsiasi momento dell’anno. Non esiste una ricetta codificata, ogni famiglia ha la sua, l’importante è cucinarne sempre in abbondanza in modo da poterla gustare anche riscaldata il giorno seguente, creando una crosticina croccante che la rende ancora più appetitosa.

Sulle tavole novaresi non manca mai il Gorgonzola, nelle sue versioni dolce e piccante; Novara è infatti la sede del suo Consorzio di Tutela e nel territorio si concentra la gran parte della produzione. Gustato da solo o abbinato ad altri ingredienti per ricette sfiziose, è uno dei formaggi che più si presta ad accompagnare tutto il pasto. E per finire in dolcezza, i dessert in città non mancano sicuramente: i Biscotti di Novara sono un dolce antico, la cui ricetta risale al XVI secolo ad opera delle monache che avevano l’usanza di prepararli in periodo pasquale per mandarli in dono al Papa. Fatti solo con uova, zucchero e farina, accompagnano le merende, e non solo, dei novaresi da oltre 500 anni. Durante i giorni della festa patronale (22 gennaio), invece è quasi un obbligo gustare il Pane di San Gaudenzio, una torta con uvetta o marroni, racchiusa in un guscio di frolla e con granella di frutta secca in superficie.

Bevande

Non tutti sanno che uno degli aperitivi più famosi al mondo fu inventato a Novara! A metà Ottocento Gaspare Campari acquista infatti in centro città il Caffè dell’Amicizia, dove perfeziona la ricetta del suo bitter, rimasta da allora invariata.

Poco fuori dal capoluogo il territorio lascia la pianura e comincia a trasformarsi in collina e dal riso si passa al vino. Nel medio Novarese è tutto un susseguirsi di filari di vite, che qui è piantata, lavorata e l’uva poi trasformata in vino, fin dall’epoca romana, con risultati sempre più appaganti e di successo; non a caso la prima Cantina Sociale d’Italia è nata proprio in provincia di Novara, in un territorio dove la viticoltura è stata sempre particolarmente favorita dal microclima, dovuto alla vicinanza del Monte Rosa, e da suoli minerali di origine morenica e vulcanica. Qui a farla da padrone è il Nebbiolo, re dei vitigni piemontesi, che vinificato in purezza o in un blend di uve autoctone, dà origine alle Doc e alle Docg del territorio. Tra queste ricordiamo gli storici Ghemme Docg, Boca Doc, Fara Doc, Sizzano Doc e la gamma Colline Novaresi Doc.

Punti di interesse

Di antica fondazione, Novara si presenta come un elegante salotto ottocentesco, secolo d’oro del suo sviluppo urbanistico ed economico; lo sguardo del visitatore che arriva da lontano, viene subito catturato dalla Cupola della Basilica di San Gaudenzio, progettata e realizzata nel corso del XIX secolo da Alessandro Antonelli, architetto della Mole di Torino. Sotto la statua del Salvatore, prendono vita, tra le vie e le piazze del centro, la Basilica dedicata al patrono Gaudenzio, uno scrigno prezioso di arte barocca, così come la Chiesa di San Marco; il maestoso Duomo di Santa Maria, altra opera antonelliana, con il suo caratteristico colonnato e il Battistero paleocristiano, monumento più antico della città; nel Complesso monumentale del Broletto, un tempo luogo della vita pubblica e civile, oggi è allestita la collezione d’Arte Moderna Giannoni; il Castello Visconteo-Sforzesco, restituito alla città in seguito a un imponente intervento di restauro, è il nuovo polo museale con la sede di ExpoRisorgimento, museo dedicato alle vicende risorgimentali che hanno interessato Novara, e con mostre temporanee che animano la vita culturale nel corso di tutto l’anno; e i Teatri Coccia e Faraggiana, i cuori musicali e artistici del capoluogo.

Fossano



Panoramica

Fossano si rivela immediatamente per il maestoso Castello dei Principi d’Acaja. La città, fondata nel 1236, vanta un centro storico di prim’ordine, con angoli, vicoli e chiese che riportano alle atmosfere medievali e barocche. A costituire collegamento diretto fra la fortezza sabauda e il nucleo più antico della città è il Duomo, affacciato sulla porticata via Roma. Di Francesco Gallo è invece l’imponente struttura settecentesca composta dall’Ospedale e dalla Chiesa della Santissima Trinità, detta dei Battuti Rossi, uno dei più suggestivi esempi di barocco piemontese del territorio.

Gastronomia

Battuta al coltello di carne Fassona piemontese di cui Fossano è capitale. Panettone e cioccolatini Fossanesi, Chiacchere di meliga, pasticcini Brut e Bun.

Dolcetto, Nebbiolo, Barbera, Arneis e Favorita. Tutti a marchio DOCG.

Domina la città l’imponente Castello dei Principi d’Acaja, edificato nel Trecento da Filippo I di Savoia con scopi difensivi e poi trasformato in residenza signorile. Le suggestive atmosfere medievali del centro storico fanno da cornice ad alcuni grandi esempi di barocco piemontese: il Duomo di San Giovenale, il complesso Ospedale e Chiesa della S.S. Trinità, la Chiesa di San Filippo Neri e la Chiesa Vecchia del Salice. Da non perdere il Museo geologico Sacco e il Santuario di Cussanio, immerso nella campagna fossanese, dove arte e natura si uniscono offrendo itinerari adatti a ogni età.

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