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Reporter per un giorno

Il Progetto REPORTER PER UN GIORNO, promosso da ANCI e curato da RCS Sport, si rivolge agli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado delle Città di tappa toccate dal Giro d’Italia 2025.

Un’iniziativa che unisce scrittura e passione sportiva: Reporter per un Giorno attraverso video-lezioni, materiali didattici e testimonianze di operatori del settore – dà la possibilità alle ragazze e ai ragazzi di riflettere sull’importanza di uno storytelling efficace, consentendo anche di mettersi in gioco per vivere sul campo un’esperienza unica durante un evento sportivo emozionante come il Giro d’Italia.

Il Progetto prevede infatti l’individuazione di studenti meritevoli, tra quelli appartenenti alle Scuole del territorio interessato dal Giro che, all’esito del percorso formativo, verranno accolti alla partenza oppure all’arrivo delle 18 tappe italiane dell’Edizione 2025 da un professionista di RCS Sport che li guiderà nell’apprendimento dei “trucchi del mestiere”.

Al termine della giornata i giovani Reporter si dovranno cimentare nella scrittura di un articolo che racconti “le emozioni” della giornata vissuta alla Corsa Rosa.

ANCI supporta i territori coinvolti dalla Corsa Rosa, con numerose iniziative, tra cui anche Reporter per un Giorno, la partecipazione di un Team ANCI al Giro-E e i Workshop in alcune tappe di partenza dello stesso, realizzate nell’ambito del più ampio programma di intervento finanziato dal riparto del Fondo per le politiche giovanili destinato ai Comuni.

 

Clicca sulle tappe per leggere gli articoli dei giovani Reporter per un Giorno!

A cura di Laura Sezian

La Valle d’Aosta è la più piccola Regione d’Italia, ma con le vette più alte e con più dislivello tra pianura e alta montagna. È come se ogni volta che ti trovi ai piedi di una vetta, lei ti lanciasse un guanto di sfida guardandoti negli occhi. Sicuramente i ciclisti affamati di vittoria cercheranno in tutti i modi di vincere questa penultima tappa che parte da qui, da Verrès. Ci troviamo in un paesino di 2.550 abitanti dove spicca, arroccato su un monte, il magnifico castello risalente al XIV secolo, fatto costruire come fortezza militare da Ibleto di Challant, uno dei più potenti Signori in Valle d’Aosta a quel tempo.

Ancora oggi attraverso il Carnevale storico di Verrès ricordiamo il momento in cui nel 1450, alla morte di Francesco di Challant, i suoi averi dovevano andare in eredità alle figlie Margherita e Caterina. I parenti maschi di Caterina, però, si immischiarono nei loro affari, ma questa, da donna forte e coraggiosa, combatté affinché tutti i possedimenti ritornassero a lei. Oggi come allora il popolo verreziese è accogliente e caloroso: è da settimane che il paese è in fermento.

Mano a mano che la tappa n° 20 si avvicinava, i negozianti hanno addobbato le vetrine con nastri e maglie rosa, i palloncini sono spuntati qua e là insieme a delle biciclette in carta pesta attaccate ai pali della luce. In più, grazie alle splendide giornate di sole, la fioritura dei gerani rosa rende l’atmosfera ancora più colorata. Nel centro del paese c’è un bar che è gestito da un appassionato ciclo-amatore che per questa speciale occasione ha deciso di addobbare il locale a regola d’arte con una bicicletta d’epoca, fiori di palloncini e piattini di varie sfumature di rosa, nastri e fin che ce n’è.

 

Ciclismo e territorio

La regione è conosciuta nel panorama ciclistico per il famosissimo Giro della Valle d’Aosta, culla di vittorie di futuri campioni come Isaac Del Toro Romero o Davide Formolo. In questa piccola gara di 5 giorni, i corridori si scontrano con le salite più ostiche d’Italia. In più, grazie alle fantastiche montagne, le piste ciclabili e le strade da percorrere in bicicletta sono infinite e molto diversificate. Infatti, possiamo trovare percorsi sia asfaltati da percorrere con biciclette da strada, sia sterrati perfetti per gli appassionati di mountain bike.

Le emozioni del pubblico e i retroscena

La carovana che con la sua animazione carica il pubblico a mille e i presentatori con la loro enfasi ci fanno sognare e respirare aria di festa e di gioia pura. Più i minuti passano, più il sottopalco si riempe. Le persone provengono da tutta la Valle, dall’Italia e anche da altri Paesi come Francia, Paesi Bassi, ma anche USA e Messico. Tutti sono qui ad aspettare la presentazione del loro corridore preferito e acclamarlo il più forte possibile. La zona retrostante al palco è piena zeppa di giornalisti e di persone che combattono per aggiudicarsi il posto in prima fila e poter raccogliere più interviste possibili. Ogni corridore esprime e racconta in maniera molto differente la sua esperienza: c’è chi è stanco e non vede l’ora di finire, chi invece continuerà ancora in questa penultima tappa a combattere fino in fondo per aggiudicarsi le maglie più ambite.

Questa ventesima tappa sarà decisiva e decreterà molto probabilmente il vincitore del Giro d’Italia un evento che, come ogni anno, ci fa vivere momenti indimenticabili e ci fa riscoprire la bellezza del territorio italiano attraverso lo sport.

 

A cura di Laura Sezian, ISILTeP Verrès indirizzo liceo scientifico

A cura di Laura Bouvier e Mariachiara Laudisi

La ventesima tappa del Giro d’Italia, partita da Verrès in Valle d’Aosta, ha attraversato il Piemonte e si è conclusa a Sestriere dopo un’altalena di emozioni.

Anche il meteo si è adeguato al caleidoscopio emotivo con una giornata inizialmente calda e soleggiata ma che, verso l’ora di pranzo, ha lasciato il posto alle nubi basse sul colle delle Finestre, concludendosi con una leggera pioggia.

Ma uno squarcio di azzurro ha accolto lo spettacolo aereo delle Frecce Tricolori dell’aeronautica che, per la prima volta, hanno sorvolato la valle in occasione dell’evento sportivo.

La tappa è stata decisiva per decretare il vincitore della centottesima edizione del Giro, penultima e una tra le più lunghe, dure e tecniche, disegnata con un percorso di 205 km e 4950 metri di dislivello, che ha evidenziato le performance e le tattiche individuali e di squadra dei corridori.

La sfida per la vittoria del Giro a inizio tappa era contesa, secondo i cronisti più esperti, tra Del Toro e Carapaz ma, con grande sorpresa, Yates ha conquistato la maglia rosa e la vittoria certa.

Durante l’ascesa al Colle delle Finestre il portacolori della Jumbo Visma ha allungato sui rivali e una volta scollinato ha trovato il compagno Wout Van Aert che è stato decisivo nei chilometri di falso piano prima della salita finale.

Importante ricordare che nel 2018 il Colle delle Finestre fu fatale per Yates che perse il Giro, mentre nella tappa odierna, il ciclista inglese si è preso la sua rivincita vincendo con 4 minuti di vantaggio, ribaltando completamente i pronostici.

I passaggi cruciali della giornata sono stati il Col del Lys, il Colle delle Finestre (cima Coppi) e l’arrivo a Sestriere durante i quali le sorti del Giro sono state messe in discussione più volte.

La tappa si è addentrata nelle montagne piemontesi e nelle valli che, nel 2006, hanno ospitato le olimpiadi invernali e che tuttora costituiscono un polo sportivo di fama mondiale, attivo durante ogni periodo dell’anno.

A Sestriere infatti, d’inverno, grazie al comprensorio sciistico “Vialattea” che comprende oltre 400 km di piste, si sono svolte più di sessanta gare di Coppa del Mondo: gli eventi sportivi di caratura mondiale per le nostre valli sono una piacevole consuetudine.

Ma anche durante il periodo estivo si svolgono numerose competizioni sportive, dove il ciclismo la fa da padrone: oltre al Giro d’Italia e all’Assietta Legend (mountain bike) le nostre valli hanno ospitato, in occasione della partenza dall’Italia nel 2024, anche il Tour de France.

Invece, chi pratica sport per diletto, può apprezzare i numerosi sentieri montani percorribili a piedi o in bici nei periodi estivi oppure con le ciaspole quando c’è la neve.

I panorami unici e suggestivi delle valli olimpiche sono una nota meta turistica per gli amanti della montagna. Sestriere, essendo il comune più alto d’Italia (2035 m s.l.m.), anche per gli atleti è località rinomata per allenamenti ad alta quota, grazie al palazzetto dello sport e la pista di atletica all’aperto.

 

 

A cura di Laura Bouvier e Mariachiara Laudisi, IISS Des Ambrois, Oulx

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