altimetria
planimetria
info tecniche
Tappa degli sterrati per un totale complessivo di circa 29 km. Da Gubbio avvicinamento al senese attraverso Cortona e Sinalunga su strada abbastanza apie con molte variazioni di direzione e pendenza. Dopo San Giovanni d’Asso si percorre il tratto di sterrato di pieve a Salti (8.0 km) impegnativo, ondulato, molto nervoso e con parecchie curve e saliscendi. Dopo il secondo passaggio in Buonconvento si affronta il settore di Serravalle (9.3 km) che termina appena prima dell’inizio del settore successivo (San Martino in Grania, 9.4 km) in mezzo alle crete senesi. Si attraversa Arbia per arrivare al breve tratto di Monteaperti di soli 600 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto fino all’imbocco dell’ultimo sterrato a Colle Pinzuto (2.4 km con pendenze fino al 15%). Una volta usciti ci si dirige verso Siena per gli ultimi chilometri cittadini.
Ultimi km
Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 m in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Gubbio
Panoramica
Gubbio, in Umbria, incastonata alle pendici del Monte Ingino, conserva un’anima medievale autentica. Le sue stradine acciottolate, il maestoso Palazzo dei Consoli e la suggestiva Corsa dei Ceri ne fanno una perla dell’Umbria. L’atmosfera è intima e solenne, con scorci che raccontano storie antiche e una natura che abbraccia dolcemente il borgo, rendendolo un luogo fuori dal tempo.
Gastronomia
La gastronomia locale è un trionfo di ingredienti genuini, preparazioni semplici e gusti intensi, capaci di soddisfare anche i palati più esigenti.
La Crescia è senza dubbio la regina della tavola eugubina. Si tratta di una sorta di piadina, preparata con farina di grano, acqua, sale e strutto, cotta su una piastra di ghisa chiamata “testo”. La Crescia può essere farcita in mille modi diversi, con salumi, formaggi, verdure grigliate, erbe spontanee o con il tradizionale “friccò”. Il Friccò è ricco e sostanzioso, a base di carne di pollo, agnello, coniglio e, a volte, anche maiale. La carne viene tagliata a pezzi, rosolata in padella con olio e cipolla, e poi cotta a lungo con pomodori, carote, sedano e spezie. Il risultato è uno stufato dal sapore intenso e avvolgente, perfetto per le giornate fredde d’inverno.
C’è poi il Brustengo, una sorta di frittella, preparata con farina di mais, acqua, sale e, a volte, anche formaggio grattugiato. L’impasto viene fritto in padella fino a doratura e può essere gustato sia caldo che freddo, come antipasto o come snack.
Il Ciambelotto è un dolce tradizionale, tipico della zona di Gubbio. Si tratta di una ciambella, preparata con farina, zucchero, uova, olio e aromi naturali, perfetto per la colazione o per la merenda, accompagnato da un bicchiere di latte o da un caffè.
Il Baccalà alla ceraiola è un piatto tipico di Gubbio, preparato con baccalà dissalato, farina, uova, pangrattato, aglio, prezzemolo e spezie. Il baccalà viene impanato e fritto, e poi servito con una salsa a base di pomodori, cipolle, olive e capperi. Gubbio è una zona ricca di tartufo, sia nero che bianco pregiato. Il tartufo viene utilizzato per insaporire numerosi piatti, tra cui le tagliatelle e i passatelli, un tipo di pasta fresca, fatta con pangrattato, uova, parmigiano e scorza di limone, che viene poi cotta in brodo di carne.
La norcineria, infine, è un’altra eccellenza della gastronomia eugubina. I salumi, come il prosciutto, la salsiccia, il capocollo e la pancetta, sono preparati con carni di suino di alta qualità, seguendo antiche tradizioni artigiane.
Vini e Bevande
L’Amaro Monte Ingino è un liquore digestivo prodotto dalla Distilleria Morelli a Gubbio, in Umbria. È un amaro artigianale di alta qualità, ottenuto dalla distillazione di erbe pregiate in alambicchi di rame, tra cui spicca l’utilizzo dello zafferano che gli conferisce un colore dorato unico. Il Nebbiolo, invece, è un vitigno a bacca nera, tra i più pregiati e rinomati d’Italia, famoso per la produzione di vini di grande struttura ed eleganza, come il Barolo e il Barbaresco nelle Langhe (Piemonte). È stato introdotto nella zona di Gubbio intorno al 1860, dopo l’Unità d’Italia, da ricchi proprietari terrieri piemontesi. L’Amaro Monte Ingino, grazie al suo gusto complesso e raffinato, si abbina perfettamente a dolci al cioccolato fondente, gelati e macedonie di frutta. Il Nebbiolo, invece, si sposa idealmente con piatti di carne rossa, selvaggina, formaggi stagionati e piatti della cucina tradizionale umbra.
Punti di Interesse
Gubbio offre un patrimonio storico e artistico di straordinario valore. Il Palazzo dei Consoli, imponente edificio gotico del XIV secolo, è uno dei simboli della città. La sua maestosa facciata domina Piazza Grande, una delle prime piazze pensili d’Italia, da cui si può godere di un panorama mozzafiato sulla valle sottostante. All’interno del palazzo si trova il Museo Civico, che custodisce tra le altre meraviglie le celebri Tavole Eugubine, fondamentali per la comprensione della lingua umbra antica.
A pochi passi da Piazza Grande si erge il Palazzo Ducale, costruito nel XV secolo per volere del Duca Federico da Montefeltro. Il palazzo, ispirato alle eleganti residenze rinascimentali, ospita una raffinata corte interna e conserva elementi architettonici di grande pregio, tra cui il celebre studiolo ligneo, una riproduzione di quello presente nel Palazzo Ducale di Urbino.
Il Teatro Romano, situato poco fuori dal centro storico, è una testimonianza dell’importanza che Gubbio ebbe in epoca romana. Risalente al I secolo a.C., è ancora oggi utilizzato per spettacoli e rievocazioni, offrendo ai visitatori un suggestivo viaggio nel tempo.
I quartieri cittadini conservano intatta la struttura medievale e raccontano la storia di Gubbio attraverso le loro caratteristiche stradine, le case in pietra e le numerose chiese. Passeggiare tra i quartieri di San Martino, San Pietro, Sant’Andrea e San Giuliano significa immergersi in un’atmosfera autentica e senza tempo.
Infine, la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo rappresenta il cuore spirituale della città. Costruita nel XIII secolo, la chiesa vanta una facciata sobria e raffinata, mentre al suo interno si possono ammirare affreschi rinascimentali e un imponente organo del XVII secolo.
Siena
Informazioni Turistiche
Una destinazione straordinaria con un patrimonio storico, artistico e culturale di infinita ricchezza.
Siena è il borgo medievale più affascinante della Toscana, le cui bellezze architettoniche e culturali attraggono ogni anno visitatori da tutto il mondo.
Una città che, nei secoli, si è sempre contraddistinta per la sua forte identità, la sua storia e la sua raffinata architettura urbana.
Ed è proprio grazie alla sua straordinaria bellezza che, nel 1995, il suo centro storico diventa patrimonio UNESCO.
Piazza del Campo da sola è in grado di essere lo scopo di un viaggio per chi vive dall’altra parte del mondo. Questa piazza è il fulcro della città, il punto di partenza per ogni visitatore desideroso di scoprire la storia e la cultura senese. Siena è una città da vivere a piedi, perdendosi tra vicoli, palazzi storici, musei, chiese e monumenti, senza dimenticare le tante botteghe storiche, dove gli artigiani raccontano la tradizione di un’intera città.
Gastronomia
Gusto, tradizione e genuinità sono alla base delle antiche ricette e prodotti di eccellenza senesi.
La ricca offerta enogastronomica locale è fatta di olio, vino, salumi e dolci della tradizione e non si può lasciare questa terra senza aver assaggiato alcuni piatti storici come i crostini di milza (o crostini neri), i pici al ragù di cinta senese o una gustosa ribollita.
Rinomate sono le carni: le razze autoctone sono la Cinta Senese Dop e la razza bovina Chianina Igp. La Cinta Senese, il famoso suino nero cinto di bianco, con la cui carne vengono prodotti gustosi salumi: prosciutti, salami, salsicce, ma anche il pregiato lardo ed il capocollo. Tra le razze bovine la Chianina è quella che vanta l’immagine più nobile e affermata, ottima per un buon ragù e naturalmente perfetta come bistecca.
Per quanto riguarda i dolci invece, passeggiando per le vie di Siena non mancano le occasioni per cedere alle tentazioni! Nei forni e nelle pasticcerie si possono acquistare dolci appena sfornati, preparati seguendo ricette antiche e tramandate da generazioni: come il Pan co’ Santi, i ricciarelli e i cantuccini. Ogni piatto a Siena racconta una storia, la storia di una città che nei secoli ha mantenuto una forte identità, facendosi conoscere a apprezzare in tutto il mondo come un gioiello medievale, un meraviglioso sogno gotico.v
Bevande
Le Terre di Siena sono territorio di vigneti e di grandi etichette conosciute in tutto il mondo. Qui si trovano produzioni vitivinicole di altissima qualità. Nella provincia di Siena sono presenti ben cinque DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita) e sono numerose le DOC (Denominazione di origine controllata). In qualsiasi ristorante o trattoria è possibile gustare un buon calice di Chianti Classico, la famosa Vernaccia di San Gimignano, un eccellente Brunello di Montalcino o il Nobile di Montepulciano. Per gli eno amatori non mancano certo le occasioni per degustazioni, visite in cantina ed esperienze legate al mondo del vino.
Alla fine di ogni pasto poi, è immancabile l’assaggio di un buon vinsanto, a Siena simbolo di ospitalità. Il vinsanto è un vino dolce che viene prodotto raccogliendo i grappoli scelti (i migliori) e lasciati appassire. Una volta appassite, le uve vengono pigiate per creare il mosto e trasferirlo in caratelli, da cui era appena stato tolto il vinsanto della generazione precedente. La tradizione vuole che il vinsanto sia gustato come dessert accompagnato con i famosi cantucci senesi.
Punti di interesse
Molti pensano che le piccole dimensioni di Siena la rendono una città visitabile in pochi giorni, addirittura in poche ore. Niente di più sbagliato! I luoghi must see che il solo centro storico custodisce, sono davvero molti. Un patrimonio artistico e culturale di immenso valore, che conta numerosi musei, palazzi storici, chiese, fonti e monumenti che non possono essere ignorati quando si è in visita a questa splendida città.
Piazza del Campo, il centro della città, è sede dell’imponente Palazzo Pubblico, fatto costruire agli inizi del 1300 dal Governo dei Nove della Repubblica di Siena. Oltre ad essere sede dell’amministrazione comunale contiene al suo interno anche il Museo Civico. Qui sono custoditi grandi capolavori del periodo d’oro dell’arte senese, tra cui il famoso affresco Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, sono presenti inoltre molte celebri opere di Simone Martini, Duccio di Buoninsegna, Sodoma e Beccafumi. A queste vanno ovviamente aggiunte le straordinarie opere situate presso la Pinacoteca Nazionale di Siena, altro importantissimo museo della città, in cui è presente una vasta raccolta di opere di scuola senese. Palazzo Pubblico è affiancato dalla nota Torre del Mangia, simbolo della città, fotografata e ammirata da tutti i visitatori a cui è consentito salire in cima per ammirare dall’alto la splendida piazza.
Girando l’angolo di Palazzo Pubblico troviamo poi i Magazzini del Sale sede di esposizioni di artisti locali ed internazionali. Tornando a Palazzo Pubblico, dal Cortile del Podestà, si ha accesso al prestigioso Teatro dei Rinnovati che vanta oltre sette secoli.
Altro luogo simbolo di Siena, il Duomo, il cui interno è un vero scrigno di capolavori dell’arte, a partire dal pulpito di Nicola Pisano, una delle opere scultoree più importanti del Duecento italiano, mentre nell’altare Piccolomini si possono ammirare quattro sculture giovanili di Michelangelo. Subito dopo l’altare si trova la Libreria Piccolomini, che custodisce il ricchissimo patrimonio librario raccolto da Papa Pio II.
Proprio vicino al Duomo troviamo il Complesso Museale Santa Maria della Scala, uno dei più antichi e grandi ospedali europei. Offre un’ampia gamma di itinerari di visita e percorsi incentrati sugli spazi architettonici di grande rilievo artistico. Il Santa Maria era noto come ospedale e sorse sulla Via Francigena. Incaricato di svolgere più funzioni, dall’assistenza ai malati al ricovero dei poveri fino alla cura dei bambini abbandonati, fu un importante luogo di accoglienza dei pellegrini.
Ma i luoghi da visitare a Siena sono davvero tanti: l’Accademia dei Fisiocritici, l’Accademia Chigiana, la Sinagoga, l’Orto dei Pecci, i Bottini e le fonti storiche, per non parlare delle numerose chiese e battisteri e dei 17 musei di contrada disseminati in tutto il centro storico. Il tempo è l’unica cosa necessaria per godersi appieno questa splendida città.