altimetria
planimetria
info tecniche
Tappa sostanzialmente pianeggiante fino agli ultimi 35 km. Si resta nella prima parte sull’altopiano delle Murge prima di scendere su Taranto e costeggiare la costa del Metaponto percorrendo la statale 106 a scorrimento veloce. La corsa esce dalla ss.106 per dirigersi verso l’interno con il breve strappo di Bernalda e in seguito si prosegue su strade abbastanza larghe fino alla salita breve, secca e praticamente rettilinea (carreggiata larga) di Montescaglioso. Breve discesa e falsopiano in salita fino all’arrivo di Matera.
Ultimi km
Ultimi 3 chilometri caratterizzati da una rampa al 10% che immette su alcuni viali cittadini prima in leggera discesa e quindi in salita fino all’arrivo. A cavallo dell’arco dell’ultimo chilometro due curve verso sinistra (curva marcata ai 1200 m.) per immettere nel rettilineo finale lungo 300 m tutto in leggera salita (fondo in asfalto, larghezza 8 m).
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Ceglie Messapica
Panoramica
Antico borgo medievale in provincia di Brindisi, Puglia, Ceglie Messapica è famosa per l’olio extravergine d’oliva e per le sue tradizioni culinarie. Il centro storico, con i suoi vicoli stretti e le case in pietra, conserva un’atmosfera autentica. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la sua facciata romanica, è uno dei monumenti più importanti. Ceglie Messapica è anche famosa per le sue masserie, antiche fattorie trasformate in agriturismi.
Gastronomia
La cucina di Ceglie Messapica vanta piatti tradizionali dal forte legame con la cultura contadina e pastorale. Tra le specialità troviamo la Sagna Penta, una lasagna tipica della Pentecoste con un ragù di magro a base di pane soffritto e sugna. Il Biscotto di Ceglie, o Biscquettələ, è un dolce a base di pasta di mandorle e confettura di ciliegie o uva, con un’aroma di limone e, in alcune varianti, una copertura di glassa zuccherata o al cacao.
Il Panino Cegliese è un’esplosione di sapori che combina tonno, mortadella, provolone e capperi. Il Grano Stumpato, piatto tradizionale pugliese, si prepara con grano pestato condito con formaggio pecorino, ricotta forte o salsa di pomodoro. Immancabili sono le Fave e cicoria, piatto semplice e genuino con fave secche decorticate e cicoria selvatica, arricchito da olio extravergine di oliva. Le Orecchiette e gli Strascinati sono tra i formati di pasta più rappresentativi della tradizione pugliese. La Frisella, un pane biscottato, è spesso servita con pomodoro e olio d’oliva. Nei secondi piatti troviamo il Marretto, involtino di interiora d’agnello, le Bombette, involtini di carne di maiale ripieni e cotti alla brace, e i Fegatini d’agnello, detti gnumareddi.
Tra i dolci spicca U Currucl (Scarcelle), una pasta frolla all’olio tipica di Pasqua, e i Dolci di pasta reale, detti anche dolci della sposa, preparati per Natale o Pasqua con mandorle e zucchero.
Vini e Bevande
La tradizione vinicola di Ceglie Messapica e della Puglia si distingue per la presenza di vitigni autoctoni sia a bacca bianca che a bacca nera. Tra i bianchi, troviamo la Verdeca, coltivata principalmente in Puglia, e il Bianco di Alessano, di origine incerta ma diffuso nella Valle d’Itria. Il Minutolo è un vino bianco aromatico con una lunga storia, risalente al XIII secolo, mentre il Maresco è un vitigno autoctono minore, presente nei vecchi vigneti della Valle d’Itria.
Tra i rossi, spicca il Susumaniello, tipico della provincia di Brindisi, e la Malvasia, che dà origine a tre varianti: bianco, liquoroso e passito. Il Negroamaro, vitigno simbolo del Salento, è noto per il suo gusto intenso, mentre il Primitivo, prodotto nella zona di Manduria, è uno dei rossi più apprezzati della regione. L’Ottavianello, noto anche come Ottaviano, è un’altra varietà pugliese a bacca nera, così come il Notardomenico, tipico della zona di Brindisi.
Punti di Interesse
Il Castello Ducale, risalente all’epoca normanna, si distingue per la sua imponente Torre Quadrata e per le tre torri circolari aggiunte in epoca sveva e angioina. Ospita oggi la Pinacoteca Emilio Notte e la Biblioteca Pietro Gatti. Nei pressi del castello si trovano le antiche porte medievali della città. Il cuore della vita cittadina è Piazza Plebiscito, dominata dalla Torre dell’Orologio, costruita nel 1890 in stile neoclassico. La piazza è il principale luogo di incontro e ospita eventi culturali durante l’estate.
Tra le chiese più importanti vi è la Collegiata di Santa Maria Assunta, costruita nel XVI secolo su un’antica acropoli pagana e poi ampliata nel Settecento in stile barocco. La Chiesa di San Rocco, edificata nel XV secolo sul punto più alto della città, è legata al culto del santo che avrebbe protetto Ceglie da epidemie. La Chiesa di Sant’Anna, risalente al IX secolo e costruita su un antico tempio pagano, custodisce opere d’arte di pregio.
Tra le bellezze naturali, il Belvedere Monterrone offre una vista panoramica sulla città, mentre gli Orti Urbani conservano antichi terrazzamenti con vigneti. Le Grotte di Montevicoli, scoperte nel 1962, sono un affascinante esempio di territorio carsico con stalattiti e stalagmiti.
Infine, Ceglie conserva importanti testimonianze della civiltà messapica, con resti di mura difensive, necropoli e reperti archeologici che raccontano la sua antica storia.
Matera
Panoramica
Lasciarsi andare, seguire l’istinto, perdersi nei labirinti di pietra, nei luoghi in cui il lineare fluire del tempo smarrisce la sua traiettoria. E poi cogliere il fascino di un racconto antichissimo e avvicinarsi alle nostre radici più profonde partendo dal cuore dell’altipiano murgico, dalla tenera e calda calcarenite, il tufo, madre e matrice di Matera, Capitale europea della cultura nel 2019.
È da questa roccia tenera che emergono i Sassi, i due rioni divisi da uno spettacolare canyon su cui si affacciano le pareti incise nelle viscere della terra del Parco Archeologico delle Chiese Rupestri. Un paesaggio unico, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità per il valore storico, archeologico e paesaggistico. Una magia irripetibile che, nel tempo, ha raggiunto la fama di straordinario set cinematografico naturale, capace di alimentare, soprattutto sul fare della sera, suggestioni che rimandano a un presepe denso di significati. Scenario puro e autentico privo di segni di modernità, la Murgia Materana e i Sassi vedono tracce dell’uomo sin dalla preistoria e testimoniano la sua stessa storia, essendo stati abitati da sempre, senza interruzione di continuità.
Ed è proprio il fascino senza tempo di questo paesaggio irripetibile che ha reso Matera un naturale set cinematografico, amato da tanti registi italiani e stranieri. Una consacrazione avvenuta con Il Vangelo secondo Matteo (1964) di Pier Paolo Pasolini, che affermò di aver ritrovato qui i luoghi e i volti che in Palestina erano andati perduti, consolidata da molte altre importanti produzioni: King David (1985) di Bruce Beresford, Il sole anche di notte (1990) di Paolo e Vittorio Taviani, L’uomo delle stelle (1995) di Giuseppe Tornatore, The Passion (2002) di Mel Gibson, fino ai più recenti Ben-Hur (2014) di Timur Dekmambetov, The Young Messiah (2016) di Cyrus Nowrasteh e James Bond 007 “No Time to Die” (2020) con la regia di Kary Fukunaga.
Gastronomia
Matera è il luogo ideale per gustare i prodotti enogastronomici del territorio, dei quali molti a marchio DOP e IGP. Fra questi primeggia il pane, vero e proprio simbolo della città con le sue forme materiche, cotto in forno a legna e realizzato con semole di grano duro lucane e con lievito naturale; anche i formaggi hanno punte di eccellenza grazie alla produzione di latte da mucche podoliche, che non è difficile vedere libere al pascolo sulla Murgia. Tra i piatti tipici più amati, “Fave e cicoria” e la “Crapiata”, la zuppa di legumi della tradizione materana. Ottimo anche il vino “Matera DOC”, sia bianco che rosso.
Punti di Interesse
I Sassi di Matera sono costituiti da due grandi anfiteatri naturali scavati nella roccia, il Sasso Barisano, a nord ovest, con palazzi e case tradizionali, e il Sasso Caveoso, a sud, che può avere una maggiore percezione di grotte. Il nucleo più antico dell’abitato è il quartiere della Civita, il centro della città storica eretto intorno alla Cattedrale, che domina il paesaggio animato dei Sassi. Con il trascorrere delle ore il colore e l’atmosfera dell’antica Matera mutano sensibilmente: durante il giorno i raggi del sole abbagliano le bianche rocce di calcarenite; mentre la notte, quando la luce della luna brilla sui Sassi, si vive l’incantevole sensazione d’essere parte di un immenso presepe costellato da una miriade di piccole luci.
Il Parco della Murgia Materana presenta ricchezze naturalistiche e testimonianze spirituali di eccezionale valore grazie alle più di centocinquanta chiese grotta inserite nel Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1993. Alcuni di questi luoghi sacri risalgono al periodo romanico e sono decorati da splendidi affreschi, oltre ad essere caratterizzati da elementi architettonici come absidi, colonne quadrilobate, capitelli e volte impreziosite da cupolette.
Al di fuori della cerchia urbana di Matera, in località Pietrapenta, spicca per importanza la Cripta del peccato originale definita come la “Cappella Sistina del rupestre”, decorata con pitture parietali di scuola benedettina – beneventana risalenti all’VIII – IX sec. d.C. Uno straordinario ciclo pittorico che include, tra le altre, la scena della Creazione e del Peccato Originale.