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Ricordi da… Oropa, 1999: Pantani scrive il suo mito

05/05/2024

Attenzione, ha forato Pantani. Anzi forse non è una foratura, ma un salto di catena”. Le voci di Adriano De Zan e Davide Cassani, commentatori della Rai nel 1999, riecheggiano nella storia del ciclismo.

Marco Pantani è in Maglia Rosa, l’ha riconquista il giorno precedente sul traguardo di Borgo San Dalmazzo grazie alle difficoltà di Laurent Jalabert, e ora conduce in classifica generale con 53” su Paolo Savoldelli e 1’21” su Ivan Gotti. La Racconigi-Santuario di Oropa è quindi un passaggio delicato per capire se c’è qualcuno in grado di contrastare il “Pirata”, anche se la salita finale non è particolarmente difficile, dal momento che misura 11,7 km e ha una pendenza media del 6,2%. La corsa, però, si infiamma improvvisamente sulle prime pendici dell’ascesa verso Oropa: la Maglia Rosa ha un problema meccanico! Pantani scende di bicicletta, è un salto di catena, ma con l’aiuto della moto di scorta Shimano riesce a ripartire velocemente, dal gruppo ha perso solo 45”.

Davanti, però, si accorgono che Pantani non c’è, bisogna approfittarne, cominciano a scattare e il gruppo si sgretola velocemente. Il blocco della Mercatone Uno attende capitan Pantani, che rimane lucido e ancor più affamato, lascia che i suoi compagni si spremano per lui il più a lungo possibile e poi, quando anche il suo ultimo alfiere, Marco Velo, ha esaurito le energie, si lancia all’inseguimento dei rivali.  Nel giro di circa 6 chilometri riprende e supera 49 corridori, stacca Gotti, stacca Savoldelli, stacca Simoni e si riporta su Jalabert, solo al comando. A tre chilometri dall’arrivo si sbarazza anche del francese e si invola verso l’arrivo. Vince lui, in Maglia Rosa, ma non esulta: “Non credevo di averli ripresi tutti…”.

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