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Tappa 10

Pompei > Cusano Mutri (Bocca della Selva)


Pompei

Impossibile trovare al mondo un altro sito archeologico che mostri l’aspetto di una antica città Romana nella sua interezza. Succede solo a Pompei, sede di partenza della decima tappa del Giro. La città fu come cristallizzata dalla famosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C., durante la quale una pioggia di ceneri e lapilli avvolse ogni cosa: case, abitanti, strade, edifici pubblici e oggetti della vita quotidiana. Tutto venne come “bloccato” in una terribile istantanea. Patrimonio dell’Umanità dal 1997, la superficie della città antica è di circa 66 ettari; la superficie scavata è di circa 44 ettari. 1500 sono gli edifici (domus e monumenti) portati in luce. Inoltrarsi tra i viali di questa città riempie gli occhi di bellezza e il cuore di stupore. Difficile staccarsi da qui. Il gruppo però non aspetta e c’è giusto il tempo per una sosta al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, uno dei maggiori centri di devozione mariana d’Italia visitato ogni anno da circa tre milioni di fedeli.

Il beneventano e le Forche Caudine

Pochi chilometri dopo la partenza si incontra il sito archeologico di Longola, scoperto di recente e definito dagli archeologi una “Venezia di 3500 anni fa”. Ed è ancora un mondo antico quello che si apre alla visitando le Basiliche Paleocristiane di Cimitile, presso Nola: un sito poco noto ma esemplare del passaggio dall’età Romana a quella medievale, dal paganesimo al cristianesimo (i primi edifici risalgono al IV secolo d.C.).
Si entra quindi nel Beneventano, culla dell’Aglianico il vino ormai nel cuore dei sommelier e dei consumatori attenti all’originalità di ciò che viene versato. Curioso, appena prima di Arpaia, il passaggio nelle gole delle Forche Caudine, dove l’esercito Romano subì una delle peggiori umiliazioni. In realtà la localizzazione non è certissima, ma pur senza granitiche certezze è piacevole lasciarsi prendere dalla suggestione.

Bocca della Selva

Il tracciato di gara affronta quindi un infinito carosello di salite e discese tra le alture della provincia di Benevento. A Telese Terme ci si concede una sosta rigenerante prima di arrivare a Cusano Mutri. Il paese, nel cui territorio si trova anche Bocca della Selva dove è posto il traguardo della tappa odierna, fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Una sorta di certificazione per quello che è considerato il gioiello più prezioso del Parco Regionale del Matese. Oltre che dagli amanti della natura, il luogo è frequentato dai fedeli che si recano nella chiesa di San Giovanni Battista al cospetto della Spina Santa, che si ritiene provenire dalla corona di Cristo. La locale tradizione della lavorazione della pietra viene invece celebrata dal mortaio in pietra più grande del mondo, entrato a far parte del Guinness dei primati. Il posto giusto per un selfie originale prima di salire a Bocca della Selva da dove, chi ha gambe appena discrete, può raggiungere la vetta del Monte Mutria, impareggiabile terrazza panoramica sui monti del Matese.

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