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Ricordi… dagli sterrati toscani, 2010: tra fango e pioggia spunta l’arcobaleno di Evans

09/05/2024

L’edizione 2010 del Giro d’Italia è stata una delle più divertenti e rocambolesche della storia recente della corsa. A caratterizzarla fu soprattutto la celebre fuga bidone de L’Aquila, alla Tappa 11, ma anche i primi 10 giorni furono molto elettrizzanti. La memoria torna dunque alla Tappa 7, quella con arrivo a Montalcino e diversi tratti di sterrato, sulla scia del grande successo che stava avendo la Strade Bianche, nata nel 2007.

Condizionata dalla pioggia, la tappa vide numerose cadute, compresa quella della Maglia Rosa Vincenzo Nibali nel tratto topico in discesa, poco prima dello sterrato, che coinvolse quasi tutta la sua squadra, la Liquigas. Il clima era al limite dell’anarchia e il lavoro delle ammiraglie risultò inutile perché era impossibile assistere a dovere e tempestivamente tutti i corridori. In mezzo al fango e all’acqua, però, si fecero trovare pronti Cadel Evans e Aleksandr Vinokourov, che attaccarono a più riprese mandando in frantumi il gruppo. Nel forcing finale degli ultimi 700 metri in salita, fu proprio il campione del mondo Evans ad imporsi, anticipando Damiano Cunego. Nibali, giunto a 2 minuti insieme a Ivan Basso, perse la Maglia Rosa a favore di Vinokourov.

Quella tappa fu eletta la più bella dell’anno e aiutò ancor di più il mito in ascesa della Strade Bianche. Non è un caso che da quel momento in poi gli sterrati toscani, periodicamente, tornano a far parte del Giro d’Italia.

La giornata di Montalcino, e ancor di più la rocambolesca frazione de L’Aquila, forzarono la Liquigas a cambiare tattica, impostando una seconda parte di Giro tutta all’attacco che culminerà col trionfo, il secondo, di Ivan Basso e il terzo posto di Vincenzo Nibali.

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