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Tappa 9 – Ricordi da… Siena, 1986: il tramonto di Moser e la crono di Piasecki

18/05/2025

Sembra impossibile, ma l’ultima tappa del Giro d’Italia che si è conclusa a Siena risale addirittura al lontano 1986. Certo, la città toscana negli ultimi anni ha trovato una vetrina eccezionale in ambito ciclistico, la Strade Bianche, ma è piuttosto inusuale che un posto così bello ed iconico non ospiti un traguardo di una frazione della Corsa Rosa per quasi 40 anni.

 

L’ultima volta, nell’’86, fu una cronometro, da Sinalunga a Piazza del Campo per 46 km. Vinse il polacco Lech Piasecki, che a sorpresa anticipò Roberto Visentini e Giuseppe Saronni. Pur essendo il campione del mondo in carica dei dilettanti, nessuno si aspettava tale exploit al suo primo Giro; Piasecki vincerà comunque 5 tappe al Giro d’Italia nella sua carriera, facendosi apprezzare come specialista delle lancette. “Baffetti neri, capelli corti, faccia rotonda. Difficile vederlo sorridere, ma ieri dopo la crono Piasecki rideva come un bambino” si legge sulle cronache del tempo. Il polacco era arrivato in Italia qualche mese prima, raccomandato anche dall’allenatore dei sovietici (URSS) Viktor Kapitonov che “voleva toglierselo di mezzo” nelle gare dell’est perché vinceva tutto. Si era trasferito a Manerba sul Garda e diventerà uno dei fedelissimi di Saronni, che seguirà fino alla fine della carriera.

 

Francesco Moser e la cronometro di Siena

La crono di Siena, però, sancì anche il tramonto di Francesco Moser. “Il cronometro scandisce per Moser l’ora del declino” titolò impietoso il Corriere della Sera. Lo Sceriffo, dopo la vittoria del 1984 e il 2° del 1985, partiva coi favori del pronostico in quella cronometro, ma non riuscì ad andare oltre il 10° posto.

 

“Sul pennone del Giro d’Italia sventola da ieri una bandiera bianca. L’ha issata Francesco Moser, il ‘guerriero’ protagonista di mille battaglie. Le cronometro erano il terreno dove riusciva ad esaltarsi, dove sapeva dare il meglio di sé. Stavolta è affondato in maniera clamorosa”. Per la cronaca, Moser chiuse quel Giro d’Italia con un onorevole 3° posto, alle spalle di Roberto Visentini e il rivale Giuseppe

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