Al Giro d’Italia 2025 la prima tappa spartiacque è quella di Tagliacozzo, che parte da Castel di Sangro, mentre quella del Giro d’Italia 2021 fu quella di Campo Felice, che partì sempre da Castel di Sangro. La cittadina abruzzese è stata (ed è) sede di partenza di sole due frazioni del Giro, ma tutt’altro che banali.

Se la Castel di Sangro – Tagliacozzo la vivremo oggi con grande trepidazione, quella del 2021 ce la ricordiamo tutti bene, sia per quel finale spettacolare in salita, sullo sterrato di Rocca di Cambio, sia perché al termine di quella frazione vestì la Maglia Rosa uno dei corridori più amati e rispettati dai tifosi, Egan Bernal. Il colombiano quel giorno era il più atteso, ma grande curiosità c’era anche attorno a Remco Evenepoel, tornato a correre direttamente al Giro d’Italia dopo la tremenda caduta de Il Lombardia dell’anno precedente e chiamato alle prime vere risposte sul campo.

La tappa si risolse proprio sul finale, negli ultimi 1500 metri finali, quando il colombiano cambiò marcia e si lasciò tutti alle spalle, sverniciando anche gli ultimi due fuggitivi, Koen Bouwman e Geoffrey Bouchard, che per un momento avevano sognato il colpaccio. Bernal non alzò nemmeno le braccia al cielo, ma dietro la Maglia Rosa Attila Valter si era staccata e da quel giorno fino alla festa finale di Milano sarebbe stato proprio lui ad indossarla.

Egan Bernal: “Per la maglia rosa ho pianto”

“Ho vinto il Tour ma per questa maglia gli occhi mi brillano… ho già pianto due volte – ammise Bernal in conferenza stampa -. Non ho alzato le braccia perché non ero sicuro di aver vinto, ero troppo concentrato a pedalare a testa bassa”.

Alle sue spalle arrivarono Giulio Ciccone e Aleksandr Vlasov, mentre Evenepoel chiuse con un 4° posto che fu l’ultimo buon piazzamento di un Giro che concluse qualche giorno più tardi con un ritiro a causa di una condizione naturalmente deficitaria visto l’avvicinamento avuto. Quello del 2021 è stato l’unico Giro corso da Bernal, fino al grande ritorno di quest’anno.