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Steinhauser, chiamatelo mister Brocon

22/05/2024

Georg Steinhauser ha conquistato il Passo Brocon. Non una, ma ben due volte. La prima, a 32 km dall’arrivo, quando la corsa ha affrontato il versante che arrivava all’Albergo, la seconda quella che gli ha fruttato la prima vittoria da professionista. Entrambe le volte è transitato da solo in testa, ha esplorato tutta la montagna e, in cima, ha potuto pure stappare uno champagne.

Questo giovane tedesco, classe 2001 – è il terzo di questa annata, la più piccola, a vincere una tappa al Giro – è uno scalatore moderno, longilineo, ben 189 cm per 65 kg. Aveva già dimostrato di andare forte, ci aveva provato a Prati di Tivo, dovendo arrendersi alla voglia di vincere di Tadej Pogačar, e poi a Livigno, dove ha chiuso 3°, anche stavolta perché Tadej aveva troppa voglia di lasciare il segno (in quel caso è stato staccato anche da Quintana).

Oggi, però, Pogačar non l’ha rimontato, la sua voglia di vincere era meno acuta rispetto ai giorni scorsi. “Quando mi hanno detto che aveva attaccato dal gruppo, ho tremato, ma per fortuna è andata bene” ha ammesso Steinhauser dopo l’arrivo.

Dopo la Movistar ieri, oggi è stata la dsm-firmenich PostNL che ha provato a farla vincere a Pogačar. Per fortuna Steinhauser e un generoso Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl-Trek) hanno avuto la resilienza di provarci di nuovo, dopo essere stati all’attacco per tutta la mattina. La UAE non ne voleva sapere di vincerne un’altra, di passare per cannibale senza pietà, così, quando la dsm ha terminato le energie, nessuno ha dato continuità e Steinhauser e Ghebreigzabhier hanno allargato il vantaggio in maniera definitiva.

La Ineos Grenadiers ha impostato il cruise control nell’ultima salita, ma la velocità impostata era troppo bassa per sperare di riprendere Steinhauser. E infatti non lo hanno ripreso. Ah, Pogačar ha staccato comunque tutti anche oggi. Così, tanto per.

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