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Ricordi dal Gran Sasso d’Italia, 1999: Pantani fa il vuoto

11/05/2023

Da quando nel 1971 il Giro d’Italia arrivò per la prima volta a Campo Imperatore, con il successo dello spagnolo Vicente Lopez-Carril e la Maglia Rosa a Ugo Colombo, il traguardo abruzzese è sempre stato inserito nella prima parte del Giro d’Italia, al massimo alla Tappa 9 come nel 2018, e per questo è stato spesso teatro di uno dei primi faccia a faccia tra gli uomini di classifica.

Sul Gran Sasso d’Italia, di solito, si arriva ancora freschi, con tanti punti di domanda sulla condizione degli avversari, la volontà di guadagnare qualche secondo ma allo stesso tempo di non scoprire troppo le carte. Anche nel 1999 si era arrivati con queste premesse all’ottava tappa della Corsa Rosa, che partiva da Pescara e terminava in un Campo Imperatore ancora innevato nonostante la fine di maggio. Tutti gli occhi, quel giorno, erano per Marco Pantani, che l’anno prima era entrato nella storia centrando sia il Giro che il Tour, e tutti lo aspettavano al varco nel primo vero arrivo in salita di quell’edizione.

Nonostante si dicesse che fosse ancora lontano dalla forma migliore, il fuoriclasse di Cesenatico mise tutti alla frusta con una serie di accelerazioni e progressioni negli ultimi 2500 metri di scalata, facendo saltare i suoi avversari uno alla volta e Ivan Gotti fu l’ultimo a cedere. Pantani creò un solco di più di 20” sui suoi avversari, andandosi a prendere la Maglia Rosa: fu il primo dei suoi quattro sigilli in quel Giro, nonché gli ultimi, purtroppo, della sua carriera.

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