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Ricordi da Zoldo Alto, 2005: il “Falco” Savoldelli prende il volo

24/05/2023

Dopo i primi 10 giorni di studio, di attesa e di proclami, il Giro d’Italia 2005 viveva la sua prima giornata spartiacque nella tappa 11, da Marostica a Zoldo Alto per 150 km, con l’impegnativa scalata del Passo Duran nel finale. I bookmakers attendevano lo scontro frontale tra la Maglia Rosa Danilo Di Luca, Ivan Basso, il campione in carica Damiano Cunego e il compagno di squadra Gilberto Simoni. Alla fine, però, a spuntarla fu Paolo Savoldelli, che aveva già vinto il Giro nel 2002.

Come prevedibile, la corsa esplose fin dalle prime rampe del Duran, quando Basso, con una serie di progressioni, mandò alla deriva prima Cunego e poi Garzelli. In cima solo Simoni, Di Luca, Savoldelli e José Rujano erano riusciti, a fatica, a resistere alla sua ruota. A quel punto, però, il “Falco” Savoldelli, così soprannominato per le innate capacità di discesista, diede sfoggio ad una delle sue classiche planate, che gli permisero nel giro di pochi chilometri di togliersi tutti di ruota e approcciare la salita finale con un prezioso gruzzoletto di 20 secondi sugli inseguitori.

Nella salita finale verso Zoldo Alto, località Palafavera, Basso si lanciò alla caccia del Falco, staccando prima Di Luca e poi Simoni. Savoldelli venne raggiunto a meno di 3 km dall’arrivo, ma i due arrivarono assieme al traguardo, con il bergamasco che si prese la tappa e il varesino la Maglia Rosa. 

Le prestazioni monstre di “Ivan il Terribile” in salita, lasciavano presagire ad un finale di Giro a senso unico, ma Basso andò clamorosamente in crisi nelle tappe di Ortisei e Livigno, spalancando le porte Rosa proprio a Savoldelli. Il “Falco” si difese bene dagli assalti di Simoni e Rujano e a Milano finì per alzare il suo secondo Trofeo Senza Fine.

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