18 maggio 2023, una data importante, la dodicesima tappa del Giro d’Italia: la Bra-Rivoli.
Nel comune di Rivoli ogni angolo, bar e negozio si è tinto di rosa. Il paese è stato travolto da un’ondata di entusiasmo a cui nemmeno chi non è appassionato di ciclismo può sfuggire. Queste informazioni vi vengono date da una ragazzina elettrizzata, vestita di rosa, che insegue un sogno. Il sogno da inseguire per i nostri ciclisti potrebbe essere quello della maglia rosa, azzurra, bianca o ciclamino, della vittoria di tappa o anche solo di superare sé stessi. Questa tenacia, nel voler sfidare i propri limiti è uno dei motivi per cui il ciclismo è da sempre uno sport amato dagli italiani.
Una storia fatta di sogni e determinazione del Giro 2023 è quella di Andreas Leknessund, il secondo norvegese ad aver vinto la maglia rosa, dopo ben 42 anni. Il ciclista del team DSM non è partito come uno dei favoriti, aver conquistato la maglia della classifica cronometro ed essere riuscito a tenersela per ben 5 tappe l’ha lasciato senza parole.
La tappa Bra-Rivoli è di media difficoltà, caratterizzata da variazioni di pendenza e lunghi tratti all’interno di centri abitati, con quindi la presenza di rotatorie e dossi. Il territorio attraversato dalla tappa varia dal collinare, alle vallate, vede come punto più alto, la cosiddetta Cima Coppi, il Colle Braida, in cui a scrutare i ciclisti sarà la Sacra di San Michele. Questo luogo e il paesaggio ad esso circostante sono stati di ispirazione per Umberto Eco nella scrittura di “Il nome della Rosa”.
Il Giro d’Italia permette a tutto il mondo di scoprire paesaggi mai visti. In questa tappa ad accompagnare i ciclisti è stato il verde delle campagne e dei boschi piemontesi, oltre ad un clima umido e uggioso, ormai una costante nel Giro 2023. Queste condizioni atmosferiche riescono comunque a far risaltare la bellezza naturalistica di territori pressoché incontaminati, in cui si può respirare a pieni polmoni un’aria pulita e fresca.
La tappa presenta un percorso singolare, dopo essere partita da Bra la carovana passerà per Alba, Carmagnola, Stupinigi celebre per la Palazzina di Caccia realizzata dall’architetto Juvarra e per Rivoli, la città di tappa. Successivamente il percorso procederà ad anello, passando per Avigliana, per il Colle Braida e ritornando a Rivoli.
Uno dei paesi attraversati è, appunto, Avigliana, in cui i ciclisti avranno il piacere di costeggiare i due laghi. Questi sono una delle meraviglie del territorio, ospitano spiagge, famiglie di germani reali e sono da tutti conosciuti per gli sport aquatici, come windsurf, canoa e vela. Dopo la discesa dal Colle Braida resa ancor più ostica dall’asfalto umido sarà la volta di Giaveno, la città del fungo.
I molti attraversamenti cittadini permettono ai ciclisti di immergersi totalmente nel folcloristico entusiasmo degli abitanti, che da giorni si preparano appendendo ai balconi palloncini, striscioni e decorazioni di ogni genere. Gli spettatori sono ovunque, in posizione da ore per riuscire a vedere la colorata carovana, persone di ogni genere, diverse tra loro, ma accomunate dalla gioia, dall’euforia, è possibile scorgere bambini con cappellini e giubbotti rosa, ma anche anziani, adulti e addirittura cani, anche loro con una maglietta rosa. Tutti all’unisono salutano il Giro, proprio come si legge in molti striscioni, applaudendo e incoraggiando i partecipanti a non mollare.
Nico Denz si aggiudica la tappa, forse anche per merito di questo clima di festa.
Tassini Francesca, IIS Giulio Natta di Rivoli