Vedi tutti
Vedi tutti

Pendenza sempre in doppia cifra: il nuovo versante del Passo Brocon

28/04/2024

Siamo nella terza settimana del Giro d’Italia 2024. Ora qualsiasi passo falso potrebbe essere fatale, e nella Selva di Val Gardena-Passo Brocon di 159 km i pericoli sono dietro l’angolo. O meglio, dietro la montagna, perché i corridori dovranno affrontare cinque passi alpini che, tra Veneto e Trentino, sappiamo bene quanto possano essere micidiali. Il gruppo si troverà di fronte strade che hanno fatto la storia del ciclismo e della Corsa Rosa, ma concluderà la tappa, la numero 17, da un versante inedito e più duro del Passo Brocon, quello della Val Malene.

Ma andiamo con ordine, perché prima di arrivare a quel punto ci sarà tanta fatica da fare: si parte subito in salita con il Passo Sella (2a cat., 8,9 km al 7,4%), al quale seguirà lo storico Passo Rolle (1a cat., 19,8 km al 4,8%), il Passo Gobbera (3a cat., 5,8 km al 5,8%), e quindi un primo passaggio sul Passo Brocon (2a cat., 13,3 km al 6,5%) dal versante di Albergo. In vetta mancheranno 32 km all’arrivo e dopo la discesa si affronterà l’altro versante del Brocon, stavolta di 1a categoria, che porterà al traguardo dopo 12,2 km al 6,4%.

La pendenza media, però, inganna, perché se è vero che la prima metà di salita è assolutamente pedalabile, gli ultimi 6 km sono tremendi, dal momento la strada non scende praticamente mai sotto l’8%, e tra il km 7 e il km 10 la pendenza media è del 10,5%. Solo negli ultimi due chilometri di arrampicata la strada spiana per un paio di tratti, dando l’opportunità ai corridori di riprendere fiato per un secondo prima di affrontare le ultime centinaia di metri. Gli atleti avranno già 16 tappe sulle gambe e il giorno precedente affrontano la tappa di Santa Cristina Valgardena che presenta 202 km e 4350 metri di dislivello e li farà arrivare a questa giornata già molto affaticati.

Quello del Passo Brocon è un gradito ritorno al Giro d’Italia, visto che tutte le apparizioni di questo valico alpino che separa il Trentino Alto Adige dal Veneto risalgono agli anni ’50 e ’60. La prima volta fu nel 1955, la seconda nel 1956 quando, nella giornata in cui Charly Gaul spiccò il volo in mezzo alla neve verso la cima del Monte Bondone, il Brocon era posizionato come penultima salita di giornata.

L’ultima volta fu nel 1967, con Jacques Anquetil in Maglia Rosa che, rimasto attardato sul Brocon, fu costretto a rimontare gli avversari per salvare il simbolo del primato. Ci riuscì, ma il giorno dopo fu costretto a cedere verso Tirano sotto i colpi di Felice Gimondi.

Seguici
sui social
#giroditalia

top sponsor