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Le Maglie, la situazione dopo 15 tappe

20/05/2024

Anche questa settimana non ci siamo annoiati, abbiamo vissuto emozioni che non ci hanno lasciato indifferenti. Dal toccante ritorno al successo di Julian Alaphilippe e Filippo Ganna al dominio di re Tadej Pogačar, passando per la potenza di Jonathan Milan e la vittoria di Valentin Paret-Peintre, un anno dopo il successo del fratello Aurélien. Di certezze ne abbiamo già tante ma, si sa, l’ultima settimana del Giro d’Italia può essere crudele. Sarà battaglia fino all’ultimo chilometro.

MAGLIA ROSA

Rispetto a una settimana fa, Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) ha quasi triplicato il suo vantaggio in classifica generale rispetto al secondo in classifica, che ora è Geraint Thomas (Ineos Grenadiers). 6’41” il divario più ampio tra primo e secondo, alla Tappa 15, dal 1954 a questa parte. Un dominio netto, feroce, che probabilmente lo sloveno vorrà sublimare ulteriormente in questa ultima settimana, che mette sul piatto altri arrivi appetitosi per il fenomenale capitano della UAE. Con un tale vantaggio, anche una giornata di crisi potrebbe essere gestita senza troppi patemi d’animo. Per Tadej, quindi, sarà importante soprattutto tenersi fuori dai guai.

La lotta al podio, invece, è sempre molto aperta, con Thomas e Daniel Martinez (Bora-hansgrohe) che sembrano i maggiori indiziati ad occupare gli ultimi due gradini del podio. I distacchi tra i due, finora, sono stati dettati dalle cronometro e dagli abbuoni, mentre in salita è stato un bel testa a testa. La seconda posizione si giocherà sui dettagli, ma attenzione a sottovalutare i corridori leggermente più indietro in classifica. Con un tale vantaggio in classifica, Pogačar può permettersi di lasciar andare in fuga anche corridori attualmente in Top 10 senza preoccuparsi troppo, quindi starà anche a Thomas e Martinez controllare i movimenti degli avversari.

Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale) è appena dietro i due, ha una squadra in stato di grazia dalla sua parte e proverà a fare di tutto per portarsi a casa il podio finale. Attenzione poi a Romain Bardet (dsm-firmenich PostNL) e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), apparsi in netta crescita, ma anche Einer Rubio (Movistar) e Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che difficilmente si accontenteranno della posizione in classifica che occupano.

MAGLIA CICLAMINO

Con le vittorie a Francavilla al Mare e a Cento, Jonathan Milan (Lidl-Trek) ha messo un punto esclamativo quasi definitivo sulla conquista della Maglia Ciclamino. Con 284 punti contro i 175 del primo, e ormai unico, inseguitore Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), il gigante friulano può dormire sonni abbastanza tranquilli.

Ci sono ancora due chances per gli sprinter, Padova e Roma, e per questo il divario sembra ormai incolmabile. Il cruccio più grande per Milan potrebbero essere le montagne, visto che questa settimana ne verranno affrontate diverse. Il possente sprinter della Lidl-Trek ha dimostrato di sapersi gestire, ma un velocista soffre sempre quando la strada sale, e anche per loro è importante non avere giornate storte, onde evitare di finire fuori tempo massimo.

MAGLIA AZZURRA

Anche questa maglia sembra correre veloce verso le spalle di Tadej Pogačar. I punti conquistati sul Passo del Foscagno e sul Mottolino, infatti, lo hanno catapultato a 172 punti, quasi 100 in più di Simon Geschke (Cofidis), secondo con 78 punti. In palio ci sono ancora più di 370 punti, quindi lo spazio per provare ad avvicinarsi allo sloveno c’è, ma per tutti i pretendenti il problema è che Pogačar, con grandi probabilità, vorrà vincere almeno un’altra tappa, il che lo porterebbe a conquistare altri punti pesanti.

In ogni caso, Geschke probabilmente ci proverà fino alla fine, e con lui altri corridori vicini in classifica, come l’arrembante Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), 64 punti, Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale), 55 punti, Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), 42 punti, e Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), 32 punti, fermo restando che c’è ancora spazio per qualcuno per rientrare in classifica visti i tanti punti ancora in palio. Attenzione poi a Nairo Quintana (Movistar), terzo a 65 punti, che salendo verso il Mottolino abbiamo rivisto in una versione molto simile a quella che incantava il ciclismo mondiale qualche anno fa.

MAGLIA BIANCA

Perso Cian Uijtdebroeks a causa di un virus, la lotta al simbolo del primato per i ragazzi nata dopo il 1° gennaio 1999 rimane aperta, quantomeno a tre corridori. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) è l’attuale leader della classifica, ma la piccola debacle avuta salendo verso il Mottolino è la conferma che tutto si deve ancora decidere.

Il corridore laziale auspica sia stata solo una giornata no, anche perché dietro di lui scalpita Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), lontano solo 19 secondi e in netta crescita. Per la Ineos l’olandese potrebbe essere un’interessante arma tattica anche in ottica podio di Geraint Thomas, quindi difficilmente resterà fermo ad attendere il suo turno. In lizza c’è ancora anche Filippo Zana (Jayco AlUla), lontano 1’45” da Tiberi. L’anno scorso nella terza settimana andò molto forte, quindi occhio a non sottovalutare il vicentino.

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