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La Rosa dei venti

12/05/2022

Tramontana, scirocco, maestrale, libeccio e svariati altri, tutti venti che probabilmente oggi Diego Rosa si è preso addosso. E non per un reale motivo – per quanto ne sappiamo noi almeno – se non quello di rendere leggermente più frizzante una frazione che aveva sempre più le sembianze di una processione. In un Grande Giro queste giornate ci sono sempre, inutile negarlo, e oggi abbiamo assistito alla tappa pianeggiante più lenta degli ultimi 9 anni. Una tappa unica a suo modo, forse non la più divertente, ma destinata ad essere ricordata.

E il buon Diego Rosa ci ha messo la sua firma facendosi più di 140 km in solitaria, consapevole di non avere alcuna minima chance di arrivare al traguardo di Scalea. Sicuramente ha permesso al suo sponsor di avere una vetrina esclusiva, di ripensare alla sua carriera, gioie e dolori, di quel che verrà in questo Giro e magari di ciò che mangerà stasera a cena. Si dice che mentre i corridori sono in corsa non hanno tempo di godersi il contesto attorno a loro. Beh, oggi, oltre all’acido lattico, lo sparviero Diego Rosa sicuramente avrà avuto modo di scorgere le bellezze della stupenda Riviera dei Cedri. In ogni caso, oggi va solamente ringraziato per averci intrattenuto almeno un po’, con la speranza che i prossimi giorni abbia l’opportunità reale di lottare per una vittoria parziale.

38,076 km/h è la media che è venuta fuori dalla odierna: era dal 2013 (Riese Pio X – Brescia) che una tappa pianeggiante non si sviluppava in maniera così lenta. In quel caso la frazione si concluse addirittura in 37,438 km/h. Quando una tappa è pianeggiante non si sa mai cosa possa venire fuori. Nel 2020, per esempio, nella Castrovillari-Matera – altimetricamente un po’ più insidiosa di oggi, ma comunque terreno di caccia per velocisti – ne venne fuori una tappa folle, con una media di 51,234 km/h. Queste due tappe agli antipodi hanno però una cosa in comune: il vincitore, Arnaud Démare.

Lo sprinter transalpino aveva vinto allora e ha vinto oggi, tanto per confermare che sa vincere a tutte le velocità. Quella odierna è pure una vittoria con un peso specifico notevole, visto che Démare diventa il corridore francese più vincente di sempre al Giro con 7 successi parziali, superando dei mostri sacri come Jacques Anquetil e Bernard Hinault. Chapeau Arnaud!

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