La tappa di oggi è una lunga miccia srotolata sulla pianura Padana.
155 chilometri di strade dritte e piatte attraverso i campi dell’Emilia-Romagna e del basso Veneto, in attesa degli ultimi 37 mossi e tortuosi, in cui si attendono i fuochi d’artificio.
L’attesa cercano di smorzarla sette corridori che partono dopo venticinque chilometri, il gruppo li lascia andare ma poi li inchioda a due minuti e non li lascia più.
Si passa Ferrara, si attraversano il Po e il Polesine, poi all’altezza di Rovigo si delineano i Colli Euganei, meta di giornata.
La miccia sfrigola, aumenta la velocità del gruppo e cala il vantaggio della fuga, meno di un minuto quando inizia la salita del Roccolo.
La prima esplosione la scatena la Bora-Hansgrohe di Sagan.
Matteo Fabbro fa il ritmo sul Roccolo per staccare tutti i velocisti che non siano il suo capitano, e in effetti ci riesce. Démare perde terreno e procede scortato dai compagni di squadra.