Italia, principale paese manifatturiero in Europa quando si parla di ebike
Italia all’avanguardia nel mondo della bici; le protagoniste del Giro-E, che si disputa sulle strade e nei giorni del Giro d’Italia con bici da corsa a pedalata assistita, sono il risultato di una storia che inizia più di trent’anni fa in Europa e che arriva nel 2018 a creare la prima e-Road, una bici da corsa “elettrica” con le forme e lo stile di quelle dei campioni della Corsa Rosa.
L’eccellenza italiana nel mondo delle “elettriche” risale infatti nei primi anni 90.
Forti della tecnologia derivante dai telefonini e dall’industria elettronica in generale, comparvero allora sul mercato le prime EPAC, Electric Pedal Assisted Cycle, ovvero biciclette che ricevono un aiuto da un piccolo motore elettrico solo se il ciclista pedala e che, in ogni caso, smette di fornire la propria assistenza al raggiungimento dei 25 Km/h. È una rivoluzione, perché tale veicolo, se così fatto, è equiparato a una bicicletta tradizionale, e rappresenta il cambio di un paradigma, di un modo di pedalare e di vedere la bicicletta.
I primi due paesi a credere nella nuova tecnologia furono proprio Italia e Germania. Oggi, anche grazie all’avvento sul mercato di giganteschi gruppi industriali, la EPAC, PEDELEC o ebike, tutti sinonimi di bicicletta a pedalata assistita, è la regina del mercato.