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Veni, vidi, Remco

14/05/2023

Con il passaggio sul Rubicone Giulio Cesare aveva dimostrato che gli uomini hanno il potere di cambiare e plasmare la storia e non solo di farsi trascinare da essa. Remco Evenepoel nella cronometro che partiva da Savignano sul Rubicone e arrivava a Cesena ha provato a cambiare la storia di questo Giro d’Italia. Se ci sarà riuscito, saranno le prossime settimane a dircelo, ma la prima impressione è che la vittoria odierna del belga sia “mutilata”, rimanendo in tema bellico.

Ciò che conta, per il momento, è che la prova contro il tempo l’abbia vinta lui e che in Maglia Rosa ci sia tornato lui. Andreas Leknessund non è riuscito nella difesa impossibile del simbolo del primato, ma la notizia è che non sono volati minuti tra i favoriti come ci si poteva aspettare, ma solo i millesimi di secondo. Dietro ad Evenepoel è arrivato Geraint Thomas, distanziato di appena un secondo, e dietro a Geraint Thomas è arrivato Tao Geoghegan Hart, distanziato di un altro secondo. Insomma i distacchi del podio che ha riservato questa cronometro sono riassumibili con quelli che darebbe un normalissimo traguardo volante vincendolo nel bel mezzo di una tappa per velocisti.

Proprio per questo Remco, per sua stessa ammissione, non può essere del tutto soddisfatto di questo successo: al primo giorno di riposo gli sarebbe piaciuto andare con un margine sui rivali più ampio. “Per me non sono stati due giorni molto positivi, non ho offerto la mia migliore prestazione. Spero di recuperare per bene con il giorno di riposo” ha detto il capitano della Soudal-QuickStep, visibilmente stravolto dopo l’arrivo.

Ma, forse, la novella che farà meno piacere alla Maglia Rosa è che Primož Roglič non è il suo unico rivale, perché la coppia della Ineos Grenadiers, Thomas e Geoghegan Hart, fa davvero paura ed è in condizioni fisiche molto vicine alla perfezione. Senza contare il mai domo João Almeida, che rimane lì, ad una distanza sufficiente da fare abbastanza paura. Martedì, a Scandiano, dopo il giorno di riposo, si ripartirà con Evenepoel braccato dai barbari e pronti a saccheggiarlo, Thomas è a 45”, Roglič a 47”, Geoghegan Hart a 50”e Almeida a 1’07”: la classifica ha preso una forma piuttosto autorevole, ma siamo ancora lontani dalle Alpi e Giulio Cesare ci insegna che per arrivare in Gallia è fondamentale domarle. Remco, dal canto suo, si accontenterebbe di tornare a Roma ancora con la corona.

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