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Una storica prima volta

17/05/2022

Ci avevamo girato attorno più di una volta in questa prima metà di Giro d’Italia. Era nell’aria e oggi abbiamo assistito ad uno di quegli eventi che potrebbero cambiare le dinamiche di un intero sport. Biniam Girmay (Intermarché-Wanty-Gobert) si è imposto sul traguardo di Jesi e con lui fa festa tutto un Continente. Per la prima volta nella storia del ciclismo, infatti, non solo un eritreo vince al Giro, ma è anche la primissima volta che un corridore proveniente dall’Africa nera alza le braccia al cielo sul traguardo di un Grande Giro.

Biniam lo ha detto chiaramente, vuole fare da traino a tutta l’Africa ciclistica. Il suo esempio potrebbe aprire un nuovo scenario per il ciclismo, tantissimi ragazzini vorranno provare ad imitarlo e l’obiettivo che si dovranno porre i vertici del ciclismo mondiale sarà quello di dare loro l’opportunità di dimostrare il loro valore.

La Corsa Rosa dà così il benvenuto ad una zona del mondo che fino ad ora era rimasta abbastanza in disparte nell’universo del ciclismo professionistico ma che, pian piano, vuole provare ad inserirsi e portare alla ribalta tutti i suoi talenti. Girmay era stato il primo ad imporsi in un grande classica, lo scorso marzo alla Gent-Wevelgem e ora è il primo ad imporsi in un Grande Giro. Al suo ritorno in Eritrea era stato accolto come un eroe da tutto il paese e dopo questo successo siamo sicuri che si stiano preparando ad una nuova festa in grande stile. E il Giro non è finito, visto che Girmay ci vorrà sicuramente provare ancora, con l’obiettivo di vincere anche la Maglia Ciclamino.

Ma vale anche la pena parlare della maniera in cui ha vinto oggi Biniam. Una volata magistrale, condotta in testa dai 300 metri fino al traguardo, con un fenomeno come Mathieu Van der Poel che non è mai riuscito ad affiancarlo e alla fine si è dovuto rialzare, inchinandosi al suo grande rivale di questa prima parte di Giro d’Italia. L’epilogo di questa frazione è arrivato dopo una giornata avvincente, vissuta nella sua interezza nel ricordo di Michele Scarponi (suggestivo il passaggio dalla sua Filottrano), in cui, a turno, hanno attaccato tutti i pezzi da 90. Da Van der Poel a Carapaz, passando per Nibali, tutti hanno provato a lasciare il segno sul traguardo di Jesi. Alla fine, però, è spuntato Biniam Girmay. Segnatevi questa data, perché oggi si è fatta la storia.

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