Ciclisticamente parlando, siamo nell’era di Tadej Pogačar, e tutti gli appassionati possono ritenersi fortunati di poterla vivere così da vicino. Siamo di fronte ad un atleta che, a 27 anni che compie oggi, è già tra i migliori di sempre di uno sport che vive da oltre un secolo.

Illustrare il suo palmarés diventa ogni anno più complicato, perché le vittorie crescono e il conto comincia a perdersi. Durante l’ultimo Tour de France ha superato quota 100, un numero impressionante se si pensa che è professionista da 6 anni e mezzo. L’anno scorso lo abbiamo visto scatenarsi al Giro d’Italia per la prima volta, con 6 vittorie di tappa e il trionfo finale in Maglia Rosa, ma abbiamo potuto ammirarlo da vicino anche a Il Lombardia, Tirreno-Adriatico, Strade Bianche e UAE Tour, tutte corse che ha vinto più volte. E a proposito de Il Lombardia, tra una ventina di giorni andrà a caccia del quinto successo, che vorrebbe dire eguagliare Fausto Coppi come recordman di vittorie di tutti i tempi.

Quando si parla dello sloveno della UAE Team Emirates-XRG si fa prima a parlare di ciò che ancora gli manca da vincere. La Milano-Sanremo, la Parigi-Roubaix, la Vuelta a España, magari le Olimpiadi di Los Angeles 2028… ma il resto l’ha già vinto tutto.

Con la consueta leggerezza di chi ama ciò che fa, Pogačar continuerà a settare i propri obiettivi anno dopo anno, con l’obiettivo personale di far divertire e soprattutto divertirsi. Lo stesso divertimento che proverà a cercare in questi giorni in Ruanda, dove ha voglia di riconfermare per un altro anno la maglia arcobaleno. Oggi c’è la cronometro iridata e lui c’è… vorrà farsi un regalo per i suoi 27 anni?