Tappa mossa da Udine a San Daniele del Friuli, tappa al confine tra pianura e collina, tra Italia e Slovenia, tra fuga e classifica.
Dicono che il famoso prosciutto che si produce qui debba le sue qualità al microclima, alla particolare stagionatura, ma soprattutto all’aria di San Daniele.
Come successo dopo il primo giorno di riposo di questo Giro, anche oggi in gruppo aria da fuga. Escono in ventotto e, si capisce presto, si giocheranno la vittoria finale.
Tra questi ci sono Ruben Guerreiro, il secondo nella classifica per Maglia Azzurra, e Giovanni Visconti, che la Maglia Azzurra la indossa.
In vista del primo Gpm scatta Guerreiro che vince proprio davanti a Visconti, dando vita ad un duello che si ripeterà anche nelle tre salite successive.
Finirà 2 a 2, con il corridore siciliano che riesce a difendere la maglia di miglior scalatore.
Ci sarebbero altri due Gpm da giocarsi, altri due passaggi sul Monte di Ragogna, ma a quel punto la corsa è già entrata nel circuito finale di San Daniele, è già entrata nel vivo, e a passare per primi sono altri.
Nella fattispecie Jan Tratnik, sloveno, che sente aria di casa.
Scatta assieme a Boaro nel punto in cui sono venuti a vederlo famiglia e fidanzata, sembra una di quelle azioni fatte giusto così – invece poi Boaro viene ripreso, Tratnik no.