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Ricordi dal… Col de Joux, 2012: nel giorno di Amador, Hesjedal si riprende la Rosa

30/05/2025

L’ultima volta che il Giro d’Italia è transitato dal Col de Joux era il 2012, nella tappa Cherasco – Cervinia di 209 km. Rispetto a quello che affronteranno nel 2025, però, era un versante diverso, ma anche in quel caso rappresentò la penultima asperità di giornata.

In realtà, nel 2012, quella tanto attesa tappa alpina alla fine partorì un topolino, perché sul traguardo di Cervinia arrivò la fuga e dietro, i big attesi, rimasero pressoché immobili, specchio di un’edizione della Corsa Rosa certamente non spettacolare. Per la vittoria di tappa si diedero battaglia tre corridori, Andrey Amador, Jan Barta (che scollinò per primo sul Col de Joux) e un ancora acerbo Alessandro De Marchi, che a furia di attacchi da lontano stava cominciando a farsi conoscere al grande pubblico. Nonostante i continui allunghi i tre arrivarono a giocarsi la tappa in volata, con il costaricano che fu il più veloce e si portò a casa la prima vittoria tra i professionisti (al Giro chiuderà al 4° in classifica generale nel 2015).

Amador, alla terza fuga in questo Giro, beffa il ceco Barta e il friulano De Marchi – si legge sul Corriere della Sera -. Andrey è stato derubato e malmenato pesantemente dai banditi in Costa Rica mentre si allenava un anno e mezzo fa e poi si è ripreso alla grande: un bella storia della buonanotte, per un Giro d’Italia ancora addormentato”.

Dietro, infatti, successe poco, anche se quel poco si rivelerà poi decisivo in ottica classifica generale. In Maglia Rosa c’era Joaquim ‘Purito’ Rodriguez: tutti si aspettavano gli attacchi di Ivan Basso o Michele Scarponi, che invece corsero di rimessa, e a prendere tutti in contropiede fu l’ancora troppo sottovalutato Ryder Hesjedal. Il canadese aveva indossato per tre giorni la Maglia Rosa, prima di perderla salendo verso Assisi, ma i big ancora non lo consideravano come una vera e propria minaccia per la classifica generale. Hesjedal attaccò, Purito lasciò fare e il futuro vincitore del Giro guadagnerà 26” sul traguardo, tornando a vestire la Maglia Rosa. Rodriguez se la riprenderà il giorno dopo a Pian dei Resinelli e la terrà fino all’ultimo giorno, quando verrà scavalcato nuovamente da Hesjedal nella cronometro di Milano. In un Giro senza abbuoni nelle tappe di montagna, Purito perderà la corsa per 16 secondi.

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