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Al Giro il suo più grande trionfo: tanti auguri Primož Roglič!

29/10/2025

È il 27 maggio 2023. Il Giro d’Italia è stata una lotta molto serrata tra Geraint Thomas, che ha indossato la Maglia Rosa fino alla penultima tappa, e Primož Roglič. In Friuli, proprio vicino al confine sloveno, si decide tutto, il che spinge una folta schiera di tifosi dello sloveno della Jumbo-Visma ad assistere alla dura e decisiva cronoscalata al Monte Lussari (quasi 8 km all’11 % di pendenza).

 

L’ascesa, tanto intricata e con accesso limitato (soltanto una strada fino in vetta) obbliga a dividere le partenze in vari gruppi per facilitare lo sgombero di ciclisti e squadre. Nell’ultimo gruppo ci sono tutti i big della classifica generale. Essendo una crono mista, nella maggior parte dei casi si parte con la bici da cronometro per la prima parte, piatta, per poi passare alla bici da strada nella seconda.

 

Roglič è più veloce di Thomas nei primi intermedi. La minima differenza tra i due in classifica generale, solo 26 secondi, promette un finale rovente. E all’improvviso, tutto rischia di crollare. In una delle rampe più dure della salita, la catena della bici di Primož Roglič cade. È costretto a fermarsi, con la difficoltà aggiunta di dover riagganciare i pedali e riprendere un minimo di velocità su una rampa con quella pendenza.

 

Il destino farà sì che la persona che lo aiuti sia nientemeno che un vecchio compagno di allenamenti… quando era saltatore di sci! Mitja Meznar, amico di Primož in quegli anni, scende correndo dal punto in cui si trovava per aiutarlo a rimettersi in sella e, accompagnato da un meccanico della Jumbo‑Visma che — come gli altri team — assisteva allo sforzo dalla moto per motivi logistici, lo spinge verso quello che sarà un trionfo sorprendente.

 

Alla fine, Roglič — e, in una certa misura, Meznar, che insieme a Primož aveva conquistato medaglie d’oro per la Slovenia nella disciplina e lo aveva affiancato quando vinse il Campionato mondiale juniores, lì vicino, a Tarvisio — vinse di 40 secondi e ribaltò il giro, a discapito di un Thomas che si ritirerà nel 2025 senza aver potuto assaporare la gloria finale della Maglia Rosa.

Primož Roglič e la Maglia Rosa nel 2023

«Non è solo la vittoria: è anche la gente, l’energia che c’è qui… Oggi avevo grandi gambe, e il pubblico mi ha dato qualche watt in più», riassumeva Roglič ricordando un successo che, insieme alle sue quattro Vuelta a España e ai suoi podi al Tour, lo ha consacrato per sempre nella leggenda dei migliori corridori di questa epoca. Con il suo stile semplice, il suo modo di fare da guascone e la sua enorme efficacia nel vincere le corse, fa parte a tutti gli effetti della migliore generazione del ciclismo sloveno. Buon 36º compleanno, Primož!

Rivivi l’ultimo KM della tappa 20 del Giro d’Italia 2023

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