Preview Tappa 14: fuga o velocisti a Nova Gorica?

Si prospetta un bagno di folla per Primož Roglič la Tappa 14, la Treviso – Nova Gorica di 195 km. Il Giro d’Italia arriva infatti nella sua Slovenia per la terza volta nella storia, con una frazione di non facile interpretazione. Se ieri l’arrivo all’insù escludeva tanti corridori, oggi il traguardo, pur dopo un circuito nervoso, è in pianura quindi potrebbero tornare protagonisti i velocisti. Non è da escludere, però, che una fuga numerosa abbia il via libera del gruppo.

Difficoltà raccolte nel finale

I primi 150 km di tappa, quelli che da Treviso portano in Friuli e poi ai traguardi volanti di Morsano al Tagliamento, Talmassons, e il Red Bull KM di Manzano, sono completamente pianeggianti. Bisognerà attendere lo sconfinamento in Slovenia per le prime difficoltà altimetriche, in particolare con l’insidioso strappo di Goniace/San Martino (4a cat., 1,9 km all’8,7%) e poi col circuito di Nova Gorica lungo circa 13 km e da ripetere due volte.

Il circuito è caratterizzato dallo strappetto di Saver (4a cat., 900 mt al 7,4%), che verrà superato a 8 km dall’arrivo e potrebbe mischiare un po’ le carte in gioco.

Pedersen ci prova ancora?

La tappa di oggi è la versione semplificata di quella di ieri. Il tortuoso finale potrebbe invogliare Mads Pedersen (Lidl Trek) ad andare in cerca del pokerissimo, anche se il finale pianeggiante dovrebbe dare modo a qualche velocista in più di salvarsi. Occhio quindi a Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike), Orluis Aular (Movistar) e Corbin Strong (Israel-PremierTech), ma non è da escludere che resistano anche Olav Kooij (Visma | Lease a Bike) e Casper Van Uden (Picnic PostNL).

Attenzione, inoltre, a chi vorrà andare in fuga; dopo la tappa velocissima di ieri è possibile che le squadre non abbiano la stessa decisione nel tenere la corsa chiusa, e allora occhio a chi e quanti corridori si inseriranno nel tentativo di giornata.