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    Pogacar: nel nome della Rosa

    18/12/2023

    Un aereo che atterra a Milano, un cartello che recita “Giro d’Italia” e un “Andiamo” pronunciato con quel sorriso che conquista tutti.

    I 29 secondi che scuotono la domenica – e lo shopping prenatalizio – degli appassionati di ciclismo mondiale consegnano l’ufficialità del debutto al Giro d’Italia 2024 di Tadej Pogačar.

    25 anni, da tre leader della classifica mondiale UCI, lo sloveno si affaccia alla Corsa Rosa con un palmares già eccellente, forte di 63 vittorie nelle prime cinque stagioni da professionista, un ruolino di marcia impressionante per un corridore che di mestiere non fa il velocista.

    Il rapporto di “Pogi” con l’Italia nasce nel 2016, secondo anno da Juniores, dove iniziano a vedersi le sue doti di scalatore. Vince una tappa e la classifica generale del Giro della Lunigiana per poi ripetersi due anni dopo tra gli Under 23 al Giro del Friuli. Il passaggio al professionismo è scontato e la UAE Team Emirates si accaparra questo giovane che dimostra fin da subito di poter essere all’altezza dei big. Nel 2019 arriva l’esordio in un Grande Giro, la Vuelta a España, ed è subito show. Tre successi di tappa ed il podio nella classifica generale, preambolo di ciò che accadrà poco più di dodici mesi dopo quando, da debuttante, sbaraglierà la concorrenza al Tour de France ribaltando la classifica generale nell’ormai epica cronometro di La Planche des Belles Filles dove rifila 1’56” al connazionale e rivale Primož Roglič. Il bis alla Grande Boucle arriva nel 2021, stagione nella quale la casella delle vittorie supera per la prima volta la doppia cifra. Tra queste ci sono l’UAE Tour, la Tirreno-Adriatico e il primo dei tre Il Lombardia di fila, impresa riuscita in passato solo a Alfredo Binda e Fausto Coppi.

    Ciclismo d’altri tempi, cosa che a Pogačar piace e che ripropone in alcune delle sue esibizioni come alla Strade Bianche del 2022, dominata con un attacco in solitario di oltre 50 km. Nella stagione dei bis all’UAE Tour e alla Tirreno-Adriatico, “Pogi” allarga gli orizzonti e assalta anche le grandi classiche come la Milano-Sanremo, chiusa al 5° posto, e il Giro delle Fiandre, dove si piazza ai piedi del podio. La rivincita in terra belga arriverà nella stagione appena conclusa nella quale Pogačar si impone in un duello stellare su Mathieu Van der Poel, due settimane dopo essere arrivato quarto alla Classicissima vinta proprio dall’attuale Campione del Mondo. Una caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi, che lo terrà ai box per quasi due mesi, non impedisce allo sloveno di conquistare 17 successi, quello che ad oggi è il suo record personale.

    Adesso per Pogi si apre una nuova sfida, la Corsa Rosa, con quell’”Andiamo” che ha monopolizzato i Social Media e che ha proiettato molti tifosi di tutto il mondo al prossimo 4 maggio.

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