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    Pogačar e Kopecky: la seconda è ancora più bella

    02/03/2024

    Un deja-vù? No, no, è tutto vero, la storia sembra ripetersi, ma è solo un aggiornamento, una versione più matura e più bella di quanto già visto. Nel 2022 Tadej Pogačar vinceva la sua prima Strade Bianche con una cavalcata solitaria di 50 km, mentre Lotte Kopecky vinceva a sua volta in Piazza del Campo dopo aver battuto in un bel testa a testa Annemiek Van Vleuten. Nel 2024, invece, Tadej Pogačar vince la sua seconda Strade Bianche con una cavalcata solitaria di 80 km, mentre Lotte Kopecky vince a sua volta in Piazza del Campo dopo aver battuto in un bel testa a testa Elisa Longo Borghini.

    Tadej, forse, si era scordato che il percorso, quest’anno, aveva subito qualche modifica, diventando più lungo e più duro, con 4 settori di sterrato e 30 km in più. Così ha attaccato più o meno nello stesso punto in cui lo aveva fatto due anni fa, sul mai deludente tratto di Monte Sante Marie, solo che questa volta al traguardo mancavano 80 km e non 50. Poco male, perché in 10 km lo sloveno si era già preso due minuti sugli inseguitori, e non parliamo di gente scarsa, bensì di corridori come Tom Pidcock, Matej Mohorič, Sepp Kuss e Christophe Laporte, solo per citarne alcuni. Ma Pogačar è così, talmente forte, talmente esagerato, che questa mattina aveva dichiarato “oggi attaccherò sul Monte Sante Marie”; forse non tutti l’hanno ascoltato, o magari non gli hanno creduto, ma lui, puntuale, si è mosso proprio dove aveva detto.

    In tutto ciò, vale sempre la pena ricordare che era la prima gara della sua stagione, un’annata in cui dovrà gestirsi bene per provare l’accoppiata Giro d’Italia e Tour de France. Quando attacca il dorsale alla schiena, però, non riesce a stare fermo, a fare il calcolatore, e allora booom, si attacca a 80 km dall’arrivo e tanti saluti a tutti quanti, ci si vede in Piazza del Campo. La sua vittoria odierna è quella col distacco più ampio tra primo e secondo, è riuscito a godersi tutti gli ultimi 10 km, l’avvicinamento a Siena, strizzando l’occhio alla telecamera, cominciando ad esultare a 3 km dall’arrivo e battendo il cinque ai tifosi. Un privilegio che, in una corsa come questa, in pochi (forse nessuno?) ha mai avuto. Ma qui parliamo di un marziano, che questi privilegi può prenderseli in quanto marziano.

    Durante la corsa maschile si è intravisto in lontananza anche un arcobaleno. Per la pioggia mista al sole? No, perché in Piazza del Campo Lotte Kopecky si prendeva gli applausi per il suo secondo successo, facendo risplendere la sua magnifica maglia arcobaleno. “Non ero nella mia giornata migliore” ha detto dopo il traguardo. Difficile immaginarsi cosa avrebbe fatto se lo fosse stata… L’anno scorso si era fatta scappare il bis per un centimetro, stavolta non ha sbagliato nulla.

    A Siena vincono sempre i più forti. E oggi c’erano pochi dubbi su chi fossero.

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