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Pellizzari, pronto per spiccare il volo

19/09/2025

Giulio Pellizzari abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo sulle strade del Giro d’Italia. Già nell’edizione dell’anno scorso, nel 2024, era riuscito a farsi apprezzare ed applaudire nonostante lo schiacciasassi Tadej Pogačar non avesse lasciato le briciole a nessuno. In maglia VF Group-Bardiani CSF-Faizanè, però, senza nulla da perdere, il giovane marchigiano si era divertito e aveva fatto divertire attaccando in salita senza tanti calcoli.

 

Non era riuscito a vincere una tappa, perché sulla sua strada ha sempre incrociato Pogačar, ma ha sempre preso tutto col sorriso, senza farsi scoraggiare, com’è nel suo carattere che abbiamo ormai imparato a conoscere. Anzi, ha pure chiesto gli occhiali al suo idolo Tadej, che ha prontamente risposto regalandogli la sua Maglia Rosa.

 

E veniamo a quest’anno: con l’approdo in Red Bull-Bora-hansgrohe Pellizzari ha dovuto per forza di cosa accantonare parte della sua fanciullezza, pur mantenendo quella genuinità e simpatia che lo rendono uno dei corridori più amati dagli italiani. Alla Corsa Rosa doveva correre in appoggio a Jai Hindley e soprattutto a Primož Roglič, ma prima uno e poi l’altro hanno abdicato in seguito a delle cadute, così Giulio, a 21 anni, si è ritrovato a fare il leader al Giro di una delle squadre più forti del mondo. Ha subito recuperato i secondi persi nelle prime tappe e ha chiuso 6° in classifica generale.

 

Dopo qualche settimana di riposo è tornato alla carica alla Vuelta a España, condividendo i gradi di leader insieme a Hindley. Anche in Spagna si è confermato solido, è rimasto a lungo coi migliori e si è tolto lo sfizio di vincere sull’Alto de El Morredero, davanti a corridori come Vingegaard, Almeida e Pidcock, in quella che va registrata come la sua prima vittoria tra i professionisti. Mica male come scenario.

 

“Le emozioni sono state tante quando ho tagliato il traguardo. Penso che questo sia il momento migliore della mia carriera, anche se fino a questo momento è stata abbastanza breve” ha detto con il consueto sorriso dopo l’arrivo.

 

Solo una piccola debacle salendo verso la Bola del Mundo, il penultimo giorno, gli è costato la Maglia Bianca di miglior giovane (ma gliela si può perdonare, dopo due Grandi Giri a tutta alla sua età), ma a Madrid è comunque arrivato con un altro 6° posto in saccoccia. E con questo doppio 6° posto in un anno, Pellizzari è diventato il corridore più giovane di sempre a centrare due Top 10 in Grandi Giri nello stesso anno.

 

Giulio ha ancora tempo per sbagliare e imparare, compirà 22 anni a novembre, e non ci si può aspettare che diventi a tutti i costi un fenomeno. Ha messo delle basi importanti per un brillante avvenire, la strada è tracciata, e a noi non resta che vedere dove lo porterà.

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