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Milan e Ganna, al Giro ci sono le centrali termonucleari

07/05/2024

Non si vincono ori olimpici su pista per caso. Vale per Jonathan Milan, vale per Filippo Ganna e, se vogliamo, vale anche per Simone Consonni. Il caso vuole che questi tre corridori l’apoteosi a cinque cerchi l’abbiano vissuta insieme, con la maglia azzurra della Nazionale italiana nell’inseguimento a squadre a Tokyo 2020, e proveranno a riviverla tra pochi mesi a Parigi 2024.

Oggi sono stati loro ad incendiare la Acqui Terme – Andora, una piccola Milano-Sanremo che, come la Classicissima, ci ha fatto vivere degli ultimi chilometri da cardiopalma, tutti in apnea. Prima, l’emozione più grande, purtroppo, ce l’ha fatta vivere Biniam Girmay con una doppia caduta che lo ha costretto ad abbandonare il Giro. La prima – e ovviamente speriamo ultima – vittima illustre di quest’anno.

Ai piedi di Capo Mele, col gruppo lanciato a 60 km/h, è però scattato Filippo Ganna: una fiondata micidiale, una di quelle che puoi fare solo se hai gambe che alimentano centrali termonucleari. Dietro diversi corridori hanno provato a fare la stessa cosa, venendo però risucchiati dal gruppo lanciatissimo verso la volata. Pippo però ha tenuto duro, ha terminato Capo Mele con qualche secondo di vantaggio e per qualche minuto ha fatto sognare i suoi tifosi.

Poi è entrato in azione il treno della Lidl-Trek. Consonni, che di solito l’inseguimento lo fa insieme a Ganna, stavolta ha dovuto farlo contro Ganna. E lo ha fatto bene, perché a 500 metri il gruppo è rientrato sulla locomotiva di Verbania e a quel punto è stato un testa a testa tra i velocisti. La termonucleare di Ganna è stata sostituita da quella di Milan, che è in grado di raggiungere picchi ancora più alti in termini di potenza. Sulle sponde del mar Ligure ha esultato il gigante di Buja, inavvicinabile per gli avversari, esattamente un anno dopo la sua prima vittoria al Giro, a San Salvo.

E la Maglia Rosa Tadej Pogačar? Oggi, per la prima volta, se n’è rimasto tranquillo e ha lasciato la scena ad altri. Ma tornerà presto…

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