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La Bulgaria si tinge di Rosa: ecco la Grande Partenza 2026

04/12/2025

Il Giro d’Italia viaggia, esplora e pianta semi da coltivare. Lo ha fatto lo scorso anno con l’Albania e lo farà nel 2026 con la Bulgaria, scelta per ospitare la Grande Partenza della Corsa Rosa. Si tratta della 16ª partenza dall’estero, la seconda consecutiva, cosa che non capitava dal biennio 1973-74, quando si partì prima dal Belgio e poi dalla Città del Vaticano.

 

Così come accaduto nel 2022 in Ungheria e nel 2025 in Albania, il Giro porterà una ventata di Rosa in un Paese dalla limitata cultura ciclistica, che però ha voglia di farsi conoscere a livello internazionale e mostrare alla propria gente la magia del grande ciclismo. Il modo ideale per sfoggiare al mondo le peculiarità di un Paese che vuole crescere turisticamente e ciclisticamente.

 

La Bulgaria, in realtà, può contare su una corsa a tappe nazionale, il Tour de Bulgarie, che ha origini molto antiche, visto che la prima edizione risale addirittura al 1924. L’intricata storia del Paese, però, non ha mai dato modo alla corsa di crescere e aprirsi agli stati occidentali, tanto che fino al 1999 è rimasta una gara riservata ai dilettanti, per lo più locali. Negli ultimi anni, però, la corsa sembra aver intrapreso un rettilineo di crescita a cui questa Grande Partenza non potrà che dare ulteriore lustro. Ad oggi un solo corridore bulgaro ha preso parte al Giro d’Italia: Nikolay Mihaylov, in maglia CCC Sprandi, nel 2015.

La Grande Partenza del Giro d’Italia attraverserà la Bulgaria nella sua interezza, da est a ovest, toccando i luoghi più suggestivi e le città principali. La frazione inaugurale si svolgerà sulle sponde del Mar Nero, dalla suggestiva penisola di Nessebar, collegata con la terraferma mediante un istmo costruito dall’uomo, fino a Burgas, la quarta città di Bulgaria per dimensioni. Sarà una frazione totalmente pianeggiante, che darà quindi modo a un velocista di indossare la prima Maglia Rosa della corsa.

 

Da Burgas scatterà anche la seconda frazione, molto lunga, oltre i 200 km, che porterà il gruppo a Veliko Tarnovo, situata sulle sponde rocciose del fiume Jantra, uno degli affluenti del Danubio. Questa volta gli sprinter rischiano di rimanere tagliati fuori, perché a 9 km dall’arrivo andrà affrontata la salita del Lyaskovets Monastery Pass, lunga quasi 4 km e con una pendenza media vicina al 7%, dove i corridori dotati di un buon cambio di passo potranno far valere tutta la loro esplosività.

 

La terza e ultima tappa in suolo bulgaro collegherà infine le due città più popolose, Plovdiv e Sofia, la capitale. L’altimetria pianeggiante è interrotta bruscamente dal Passo di Borovets, nota località sciistica, che porterà i corridori a oltre 1300 metri di altitudine con una salita che misura circa 9 km con pendenze attorno al 5-6%. Al traguardo mancheranno più di 70 km, quindi per i velocisti ci sarà tempo e spazio per provare a salvare la pelle e lasciare la Bulgaria con un bel ricordo.

 

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