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    Jonny, sei un missile!

    07/03/2024

    Lo avevamo detto alla vigilia, Jonathan Milan arrivava a questa Tirreno-Adriatico con un nodo da sciogliere: capire a che livello si era assestato. Dopo l’exploit al Giro d’Italia dell’anno scorso, con vittoria di tappa e Maglia Ciclamino, infatti, il corridore della Lidl-Trek era atteso a qualche conferma ai massimi livelli. All’esordio stagionale aveva vinto una tappa alla Volta Valenciana ma, a livello di velocisti, bisogna ammettere che la competizione non era così indicativa.

    Al contrario, in questa Corsa dei Due Mari ha trovato la crème de la crème delle ruote veloci, il contesto ideale per capire chi si è. Ebbene, i riscontri sono stati positivi, anzi più che positivi, non solo perché oggi è andato a segno sul traguardo di Giulianova, ma anche per come ha interpretato tutte le tappe precedenti, non temendo il confronto con i più grandi specialisti, ma dimostrando di poter tenere testa a tutti.

    I giorni scorsi abbiamo esaltato Jasper Philipsen in quanto migliore velocista del mondo in questo momento, e allora oggi va celebrato in maniera altrettanto veemente il successo di Milan, che al belga ha preso la ruota e lo ha saltato negli ultimi 50 metri. Questo può dirci solo una cosa: tra gli sprinter più forti del mondo, in questo momento, c’è anche Jonathan Milan da Buja, in provincia di Udine.

    Definirlo un semplice sprinter, però, sarebbe riduttivo. Le ultime due volate, infatti, sono state tutt’altro che di facile interpretazione a causa di un finale complicato, con la strada costantemente in salita. Abbiamo visto saltare Tim Merlier, Caleb Ewan e Mark Cavendish tra gli altri, mentre lui, invece, era lì a giocarsi la vittoria. Ieri è uscito male dall’ultima curva e non è riuscito a rimontare Phil Bauhaus, oggi è stato perfetto e ha superato il fortissimo Philipsen, facendo risplendere la sua Maglia Ciclamino. Domani si godrà anche una giornata in Maglia Azzurra (che probabilmente perderà), ma comunque vada a finire questa Tirreno-Adriatico tornerà a casa con una nuova consapevolezza, che siamo sicuri farà valere anche nei prossimi appuntamenti, facendoci divertire non poco.

    Oggi, però, una menzione particolare la merita anche Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), che dopo essere stato in fuga per 205 km, all’altezza dell’ultimo chilometro, ha avuto la forza di provare un’ultima sparata per provare a resistere al ritorno del gruppo. Non ce l’ha fatta, per 40 metri, ma per quel che vale gli diciamo ‘grazie’ per averci fatto vivere un finale elettrizzante.

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