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    Ho qualcosa da mostrarti

    10/05/2021

    Giro d'Italia 2021 | Tappa 3 - Reporter per un giorno

    Il Giro d’Italia visto da una prospettiva speciale: quella degli studenti selezionati attraverso il progetto “Reporter per un giorno”, che hanno vestito i panni di aspiranti cronisti e fotografi per raccontare – dal loro punto di vista –  come le loro città abbiano vissuto il passaggio della corsa. Il progetto – promosso da RCS Sport con il supporto de “La Gazzetta dello Sport” – si rivolge alle scuole secondarie di secondo grado delle province toccate dal Giro d’Italia. 

     

    <Vieni, ho qualcosa da mostrarti>. <Una nuova mitragliatrice?>. <No, molto di più>, risponde levando l’involucro. <È una macchina per fare il cioccolato, quando finirà la guerra finalmente mi ci potrò dedicare a tempo pieno>.

     

    Siamo ad Alba nel 1944 e il giovane che parla è Michele Ferrero, l’entusiasta industriale di Langa, che mostra allo scrittore Beppe Fenoglio la macchina “miracolosa” con la quale stupì il mondo e cambiò il modo di “pensare” il cioccolato. Nell’immaginazione di ogni bambino il cioccolato è infatti diventato Nutella, il cioccolato con le nocciole oltre il cacao.

    Siamo nel 2021, un entusiasta e orgoglioso atleta il 30 maggio “leverà” l’involucro del trofeo e cercherà di cambiare il modo di pensare il ciclismo.

    Oggi la Nutella, figlia della Langa, nata ad Alba, ha percorso le strade di ogni continente ed è un orgoglio italiano nel mondo.

    Oggi i nostri ciclisti, con migliaia di chilometri sulle gambe, sono in terra piemontese e saranno un orgoglio italiano nel mondo. L’orgoglio di essere uomini di fatica e di grandi successi come i Ferrero del cioccolato.

    I chilometri che hanno sulle loro gambe li hanno percorsi centimetro dopo centimetro, compatti con i compagni fino alla grande volata che isola e incorona uno di loro. Il vincitore arriverà da solo. Oggi è arrivato da solo l’olandese Taco Van Der Hoorn. È arrivato da solo qui a Canale, una città antica di storia. Essa fu fondata infatti nel 1260 ex novo dal libero Comune di Asti , sui terreni appartenuti a diversi feudatari legati al Vescovo di Asti.

    E qui fu eretto nel 1270 il castello divenuto dimora della casata dei Malabaila signori di Canale e Castellinaldo.

    La famiglia proprietaria annovera personaggi illustri come Baldracco, vescovo di Asti dal 1348 al 1364, ma su tutti emerge Luigi Girolamo (1704-1773) Conte di Canale, per quarant’anni ambasciatore del re di Sardegna Carlo Emanuele III a Vienna e personaggio di spicco sulla scena politica del Settecento illuminista.

    Oggi gli uomini del giro hanno percorso le ampie strade sabaude, le dolci colline del Monferrato di Cesare Pavese, gli aspri e selvaggi pendii della Malora di Beppe Fenoglio, la “dolce” città di Alba per raggiungere il Roero dei Roero e dei Provana di Collegno: 190 Km con 2100 mt di dislivello.

    Oggi con la stessa tenacia e precisione hanno limato ogni spigolo e imperfezione, proprio come un maestro cioccolatiere piemontese taglia a mano con la coltella il suo lingotto di cioccolato, per creare il cioccolatino dei re: il Gianduiotto.

    Sono saliti fino su, sulle stesse colline della Malora, hanno provato la fatica di queste terre e respirato la loro bellezza maestosa.

    Da lassù hanno fatto quello che facciamo tutti quando percorriamo le Langhe, volgere gli sguardi: <[…] Poi mossero gli occhi intorno e in alto. C’era da restare accecati a voler fissare là dove il cielo d’un azzurro di maggio si saldava alla cresta delle colline. Una irresistibile attrazione veniva, col barbaglio, da quella linea: sembrava essere la frontiera del mondo. […]> (“Un giorno di fuoco”, di Beppe Fenoglio).

     

    Il Giro d’Italia è passato lassù portando una carezza a tutti, a chi in questi mesi avrà vissuto la sua Malora: <Pioveva su tutte le langhe, lassù a San Benedetto mio padre si pigliava la sua prima acqua sottoterra. Era mancato nella notte di giovedì l’altro e lo seppellimmo domenica tra le due messe. Fortuna che il mio padrone m’aveva anticipato tre marenghi, altrimneti in tutta la casa nostra non c’era di che pagare i preti, la cassa e il pranzo ai parenti. […]> (“Una questione privata”, di Beppe Fenoglio).

     

    Giovanni Costamagna, Liceo Classico G. Govone di Alba (CN)

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