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Grazie Ungheria: un delizioso antipasto

09/05/2022

Giro d'Italia

La folla di gente accorsa sul percorso che abbiamo potuto ammirare in questi tre giorni non ce la dimenticheremo facilmente

Coreografie, tifo sfrenato, una marea rosa di ungheresi che hanno dato il migliore dei benvenuti possibili al gruppo. Quindi grazie Ungheria, grazie Budapest, grazie Visegrad, grazie Kaposvár, grazie Balatonfüred e grazie a tutte quelle cittadine nel mezzo delle tre tappe che hanno fatto sentire il loro calore alla carovana rosa. L’Ungheria è un Paese che va in bicicletta, ma il lato agonistico di questa disciplina sta ancora imparando a conoscerlo. I tre portacolori magiari, Attila Valter, Barnabas Peak e Erik Fetter stanno facendo da portavoce e il passaggio del Giro si spera possa trasmettere ai ragazzini la voglia di pedalare e il desiderio, un giorno, di far parte anche loro di quel gruppo.

Anche lo spettacolo tecnico è stato di prim’ordine

Tre vincitori di assoluto prestigio: Mathieu Van der Poel a Visegrad, Simon Yates nella splendida cronometro della capitale, da Pest a Buda, e sua maestà Mark Cavendish a Balatonfüred. L’uomo più atteso e desiderato, Mathieu, in Maglia Rosa al ritorno in Italia. Era difficile chiedere di più. I tre giorni ungheresi non hanno fatto altro che aumentare l’acquolina in bocca per quello che verrà.

 

Non solo Etna e Blockhaus: tante trappole nella prima settimana

Il giorno di riposo odierno è un giorno di riposo per modo di dire, visto che i corridori hanno dovuto prendere un volo charter per la Sicilia e spostarsi verso Avola, dove domani partirà la quarta tappa. Una frazione non banale, visto che si arriverà al Rifugio Sapienza sull’Etna, il primo arrivo in salita di questa Corsa Rosa. L’ascesa finale non è proibitiva (23 km al 6%), ma bisognerà fare attenzione alle condizioni atmosferiche, visto che in questi giorni in cima al vulcano c’era pioggia, vento e freddo.

In ogni caso, tutta la settimana – atipica per essere una prima settimana, con tante trappole anche per gli uomini di classifica – appare piuttosto interessante. Dopo l’Etna si potrà un po’ rifiatare con la Catania-Messina e la Palmi-Scalea che dovrebbero permettere ai velocisti di sfoderare i loro cavalli. Ma già il giorno seguente si tornerà a salire con la Diamante-Potenza, che si svilupperà per intero sull’appennino lucano e non presenterà un metro di pianura. Gli uomini di classifica potrebbero non attaccarsi, ma c’è spazio per attacchi da lontano e possibili imboscate.

Stesso discorso vale per il giorno seguente, con la città di Napoli e il comune di Procida grandi protagonisti. Il capoluogo campano metterà sul piatto tanti strappetti che renderanno la tappa scoppiettante e un potenziale terreno di caccia per i fuggitivi. L’unica cosa certa è che la cornice in cui si svolgerà la tappa sarà degno di nota. La settimana si chiuderà con uno degli arrivi in salita più impegnativi di questo Giro d’Italia, quello del Blockhaus (14 km all’8,5%), che sarà anticipato anche dal Passo Lanciano (10,8 km al 7,2%). Qui si prevede la prima grande spallata alla Corsa Rosa, i distacchi tra i corridori della classifica generale fioccheranno e le gerarchie in corsa saranno più chiare.

Ci sarà da divertirsi, stay tuned.

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