Nelle ultime settimane, molti dei grandi protagonisti del Giro d’Italia sono riusciti a sfruttare la loro ottima prestazione sulle nostre strade come trampolino di lancio per un finale di 2025 impressionante. Molti di loro lo hanno fatto nella recente Vuelta a España, alcuni replicando o migliorando i risultati della Corsa Rosa.
Mads Pedersen (Lidl-Trek) è senza dubbio quello che più si è adoperato per ottenere questi buoni risultati. Ha realizzato un’impresa difficile da eguagliare, ottenendo vittorie nelle classifiche a punti sia in Italia (la Maglia Ciclamino) che in Spagna (il ‘Maillot Verde’). E lo ha fatto con costanza e audacia, senza limitarsi a cercare successi parziali. Vincitore della 15a tappa in terra galiziana, a Monforte de Lemos, si è buttato in una miriade di fughe con le quali ha cementato il suo trionfo nella classifica a punti, niente meno che contro il vincitore finale, il suo connazionale Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike). A proposito, dopo questo trionfo al corridore di Hillerslev manca solo il Giro d’Italia per completare la tripletta dei Grandi Giri…
In una situazione piuttosto simile – anche se gli iniziali sorrisi al Giro, con la vittoria a Tagliacozzo, si sono trasformate in lacrime dopo il ritiro – ha lottato Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG). Il talentuoso (e contrattualmente discusso) corridore di Jávea ha conquistato due vittorie di tappa grazie alla sua ambizione e classe, portando a termine due fughe di alto livello a Cerler e Los Corrales de Buelna. Pur non essendo nelle condizioni di lottare per la classifica generale, il valenciano si è fatto apprezzare per l’appoggio al compagno João Almeida, e soprattutto per aver costruito i suoi successi nel Grande Giro di casa con un enorme dispendio di energie, prima di guidare la Spagna ai Mondiali e dirigersi quindi verso una nuova squadra.