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L’extra che ti dà il Giro: Pedersen, Del Toro, Ayuso e un finale di stagione strepitoso

17/09/2025

Nelle ultime settimane, molti dei grandi protagonisti del Giro d’Italia sono riusciti a sfruttare la loro ottima prestazione sulle nostre strade come trampolino di lancio per un finale di 2025 impressionante. Molti di loro lo hanno fatto nella recente Vuelta a España, alcuni replicando o migliorando i risultati della Corsa Rosa.

 

Mads Pedersen (Lidl-Trek) è senza dubbio quello che più si è adoperato per ottenere questi buoni risultati. Ha realizzato un’impresa difficile da eguagliare, ottenendo vittorie nelle classifiche a punti sia in Italia (la Maglia Ciclamino) che in Spagna (il ‘Maillot Verde’). E lo ha fatto con costanza e audacia, senza limitarsi a cercare successi parziali. Vincitore della 15a tappa in terra galiziana, a Monforte de Lemos, si è buttato in una miriade di fughe con le quali ha cementato il suo trionfo nella classifica a punti, niente meno che contro il vincitore finale, il suo connazionale Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike). A proposito, dopo questo trionfo al corridore di Hillerslev  manca solo il Giro d’Italia per completare la tripletta dei Grandi Giri…

 

In una situazione piuttosto simile – anche se gli iniziali sorrisi al Giro, con la vittoria a Tagliacozzo, si sono trasformate in lacrime dopo il ritiro – ha lottato Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG). Il talentuoso (e contrattualmente discusso) corridore di Jávea ha conquistato due vittorie di tappa grazie alla sua ambizione e classe, portando a termine due fughe di alto livello a Cerler e Los Corrales de Buelna. Pur non essendo nelle condizioni di lottare per la classifica generale, il valenciano si è fatto apprezzare per l’appoggio al compagno João Almeida, e soprattutto per aver costruito i suoi successi nel Grande Giro di casa con un enorme dispendio di energie, prima di guidare la Spagna ai Mondiali e dirigersi quindi verso una nuova squadra.

Fino a dicembre suo compagno di squadra, Isaac del Toro (UAE Team Emirates-XRG) sarà senza dubbio uno dei grandi nomi da battere in Ruanda. La Maglia Bianca dell’edizione 2025 del Giro d’Italia, vincitore di tappa e leader della corsa per diversi giorni, è stato un dominatore assoluto nelle gare italiane di settembre: ha vinto a Larciano (domenica 7), al Giro della Toscana (mercoledì 10), alla Coppa Sabatini (giovedì 11) e al Trofeo Matteotti (domenica 14) in soli otto giorni. Ha accumulato undici vittorie da quando è salito sul secondo gradino del podio a Roma, e la sensazione è che questo talento oggi possa essere paragonato solo a quello di ‘Pogi’…

 

Anche Tom Pidcock (Q36.5) ha lasciato il segno in questo mese di settembre. Dopo aver sfiorato la vittoria di tappa al Giro d’Italia, ma non riuscendo a trovare le sue migliori sensazioni in montagna, è salito niente meno che sul podio della Vuelta, terzo dopo Vingegaard e João Almeida (UAE Team Emirates-XRG). Dietro di lui ha concluso Jai Hindley (Red Bull-BORA-hansgrohe), al quale una sfortunata caduta nella tappa di Napoli ha impedito di mostrare il suo potenziale insieme a Primoz Roglič sulle strade italiane lo scorso maggio. E il suo compagno di squadra Giulio Pellizzari (Red Bull-BORA-hansgrohe), di cui parleremo presto in profondità su giroditalia.it, è arrivato sesto.

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