Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “Lo scorso anno ho nominato il Giro d’Italia Ambasciatore dello sport italiano nel mondo perché il Giro è il racconto dei nostri territori, è l’espressione dei nostri valori, è l’esaltazione di tutto il meglio che l’Italia può offrire. Il nostroexport di beni sportivi vale circa 5 miliardi di euro e fra questi il settore ciclistico ha un ruolo importante perché senz’altro le bici più belle, innovative e vincenti sono italiane. Ma lo sport non si misura solo in cifre economiche. La nomina ad Ambasciatoredella Diplomazia dello Sport significa anche avere una responsabilità aggiuntiva, quella di essere ispiratore e divulgatore di valori nei confronti delle giovani generazioni d’Italia e del mondo intero. Lo sport è infatti anche uno straordinario veicolo dipace che permette di avvicinare i popoli e affrontare con ottimismo il futuro: guardando all’importante appuntamento dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, l’Italia ha chiesto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di approvare una risoluzioneper una Tregua olimpica. Il messaggio è semplice e universale: fermare i conflitti durante i Giochi”.
Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: “I risultati che abbiamo condiviso oggi ci dicono che il Giro ha aumentato il valore economico della sua legacy sul territorio generando un indotto da 2.1 miliardi di euro e confermando di essere un simbolo del nostro Paese, un evento che racconta l’Italia al mondo attraverso lo sport, la cultura e i territori. La Corsa Rosa infatti coinvolge istituzioni, imprese e persone, producendo benefici tangibili non solo in termini economici, ma anche sul piano sociale e ambientale. I numeri diquesta ricerca testimoniano come il Giro sia un acceleratore di crescita, di passione sportiva e di innovazione per tutto il Paese e siamo orgogliosi che RCS Sport continui a guidare un progetto che rappresenta un patrimonio nazionale e un punto di riferimento globale”.
Matteo Zoppas, Presidente Agenzia ICE: “Nella stretta collaborazione tra diplomazia della crescita e diplomazia sportiva, il Giro d’Italia ha dimostrato con i numeri di essere un veicolo strategico per la promozione della bike economy e dell’intera filiera dell’industria della bicicletta. Non solo. Grazie alla collaborazione con il Giro d’Italia cogliamo la straordinaria occasione di raccontare, in diretta durante la competizione, la forza e le caratteristiche dei distretti produttivi e dei territori attraversati. Una promozione del Made in Italy che sfrutta un canale di comunicazione di valore estremo. Con il Giro d’Italia organizziamo business forum che che mettono in contatto diretto imprese italiane e buyer esteri creando opportunità concrete per l’internazionalizzazione delle PMI. Con un impatto economico valutato da Banca Ifis in oltre 2 miliardi di euro tra diretto e indiretto, di cui 350 milioni sul Made in Italy, e le immagini trasmesse da oltre duecento emittenti televisive nei cinque continenti che raggiungono più di 750 milioni di audience, il Giro d’Italia offre una vetrina globale di grande efficacia che ci permette di mostrare al mondo le bellezze del Paese e, al tempo stesso, la qualità e il valore dei prodotti e dei distretti produttivi italiani rappresentati in questo contesto dall’industria della bicicletta. I dati confermano la vitalità del settore: nel 2024 la bike economy ha registrato esportazioni per 759 milioni di euro (+2,3% rispetto all’anno precedente) e nel primo semestre del 2025 ha già raggiunto i 429 milioni di euro (+6,5% sullo stesso periodo del 2024) promettendo bene per il futuro”.
Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sports & Events: “La ricerca presentata al Festival dello Sport ci mostra come ogni edizione lasci un’eredità concreta ai territori e alle comunità attraversate. Il Girod’Italia 2025, con la sua partenza dall’Albania, ha infatti dimostrato ancora una volta di essere molto più di una competizione sportiva: è un ambasciatore dell’Italia nel mondo. Il 90% degli spettatori ha accolto positivamente questa scelta, riconoscendoil valore culturale e promozionale dell’evento. La Corsa Rosa ha promosso il Made in Italy e generato un impatto economico concreto sul territorio. È la prova che lo sport, quando ben organizzato e comunicato, può diventare uno straordinario strumento di softpower, capace di migliorare la percezione internazionale del nostro Paese e di stimolare turismo, cultura e business. Continueremo a investire in eventi che portino l’Italia nel mondo e il mondo in Italia”.
Maurizio Rossini, CEO di Trentino Marketing: “La crescita del turismo su due ruote, anche in Trentino, trova nel vissuto diretto dei turisti sportivi un potente veicolo di promozione. Sono proprio loro, attraverso i racconti ele condivisioni delle esperienze vissute sul territorio, i primi e più autentici ambassador della nostra destinazione. Per questo motivo, oggi più che mai, è fondamentale investire in infrastrutture adeguate e nella sicurezza, al fine di offrire un’esperienzadi alto livello a chi sceglie il Trentino per praticare attività all’aria aperta. A rafforzare questo percorso c’è il forte DNA sportivo della nostra comunità, una comunità che ama lo sport, ma soprattutto lo pratica quotidianamente: un elemento identitarioche rende il Trentino una destinazione credibile e autorevole nel panorama del turismo sportivo. I grandi eventi, come i Supermondiali di ciclismo 2031, rappresentano infine un ulteriore strumento strategico per accrescere la visibilità del territorio, sia a livello nazionale che internazionale”.
Maurizio Fondriest: “Da corridore vedevo il Giro soprattutto come una sfida sportiva, con la gente che ti incita lungo le strade e ti fa sentire quanto i tifosi amino questa corsa. Poi, vivendo il Giro da fuori, ho capito la sua forza anche sul piano economico e sociale: con Banca Mediolanum ho visto come possa generare valore per gli sponsor, coinvolgere migliaia di persone e promuovere territori, anche meno conosciuti, in Italia e all’estero. Il Giro oggi è insieme competizione, spettacolo,occasione di business e volano turistico: un’opportunità che le amministrazioni devono cogliere per aprirsi al mondo”.
Giacomo Nizzolo: “Il mese di maggio è ormai percepito come il mese del Giro d’Italia: un evento unico, che ho avuto la fortuna di vivere non solo in Italia ma anche con partenze all’estero, come in Danimarca, dove l’impatto è stato straordinario e un intero Paese si è vestito di rosa. L’affetto della gente è qualcosa che non ho mai riscontrato in altre competizioni. Questo entusiasmo genera ritorni economici e di immagine enormi: da corridore sei concentrato solo sulla gara, ma col tempo comprendila portata di una macchina che muove oltre 5.000 persone al giorno, un’organizzazione imponente che è al tempo stesso grande evento sportivo e grande motore economico”.