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Filippo Ganna vittorioso nella Torino del suo Piemonte

08/05/2021

Giro d'Italia 2021 | Tappa 1 - Reporter per un giorno

Il Giro d’Italia visto da una prospettiva speciale: quella degli studenti selezionati attraverso il progetto “Reporter per un giorno”, che hanno vestito i panni di aspiranti cronisti e fotografi per raccontare – dal loro punto di vista –  come le loro città abbiano vissuto il passaggio della corsa. Il progetto – promosso da RCS Sport con il supporto de “La Gazzetta dello Sport” – si rivolge alle scuole secondarie di secondo grado delle province toccate dal Giro d’Italia. 

 

Torino e torinesi, tutti onorati di ospitare la partenza scoppiettante del Giro d’Italia numero 104.

Oggi, dall’alto della sua collina, la basilica di Superga ha assistito e sorvegliato la cronometro del debutto. A bordo strada si ergeva invece la Mole Antonelliana: anche lei, dall’alto dei suoi 168 metri, vigile durante tutto il percorso. Torino torna ad essere protagonista, dieci anni dopo la partenza del Giro dalla Reggia di Venaria, e a distanza di 160 dalla sua proclamazione come prima capitale del Regno d’Italia. Come 160 anni fa, l’Italia si riunisce, sotto un unico colore, tenuta insieme dal sottile filo rosa del Giro.

La Torino barocca e la Torino magica: qui si è scelto di fissare il capo di quel sottile filo rosa per il Giro della ripartenza.

Torino: i suoi portici, le sue piazze e il suo Po, fanno da sfondo al prologo della Corsa Rosa tra i palazzi juvarriani e i celebri caffè della città.

E così, dopo gli 8,6 km, sotto lo sguardo attento della Mole e di Superga, Filippo Ganna veste il simbolo del primato, nell’anno in cui la maglia rosa compie 90 anni. Si parte da Piazza Castello, cuore reale di Torino: uno di fronte all’altro, Palazzo Reale e Palazzo Madama assistono la partenza di ogni corridore. Dietro il Palazzo Reale, anche il Duomo di San Giovanni, con la sua Sindone, cerca di sbirciare, così come fanno i bimbi dietro le transenne. Qui il cronometro era ancora a zero, ma il tempo non si ferma; è lui il vero nemico, si è da soli contro il suo scorrere.

Al passaggio in Piazza Vittorio (la piazza provvista di portici più grande d’Europa), Ganna vedeva l’arrivo dall’altra parte del fiume vicino alla Chiesa della Gran Madre di Dio, ma c’era ancora tutto il parco del Valentino da attraversare, parco dove, nella canzone popolare torinese “Piemontesina bella”, Totina passava sere tranquille in compagnia del suo biondo studentino. Oggi però i corridori non hanno avuto il tempo di aspettare la sera al Valentino.

All’intermedio, il vantaggio del campione del mondo a cronometro era di due secondi, ma mancava tutta l’altra riva del Po da costeggiare, quella a ridosso della collina torinese, da dove svetta Superga. Superga che le corse ciclistiche le conosce bene e che tutti gli anni ospita l’arrivo della grande classica Milano-Torino (la più antica tra tutte le gare), guardiana del tempo che oggi ha assegnato la prima vittoria del Giro 104.

Attraversato il Po la strada è pressoché rettilinea fino all’arrivo vicino alla Gran Madre. In quel lungo tratto rettilineo la corsa era osservata dal Monte dei Cappuccini, luogo dove è situato il museo della montagna: le montagne tanto preziose per i torinesi, quelle che nel 2006 hanno regalato l’emozione delle Olimpiadi, facendo diventare la città sabauda meno grigia, meno fredda e più ospitale. Dal Monte dei Cappuccini si vedono tutte le Alpi piemontesi che fanno da cornice alla città incastonata “ai piedi dei monti”: dal Monviso (dove sorge il Po), alle Alpi Pennine.

All’arrivo, dieci secondi distanziavano Ganna da Edoardo Affini (anche lui grande protagonista): vinceva la prima tappa del Giro e ora può anche non curarsi più del passare del tempo.

Chissà se come recita “Piemontesina bella” anche Filippo lascerà a Torino un pezzo del suo cuore; di certo, così come il biondo studentino non potrà scordare la sua “Piemontesina”, una vittoria al Giro è tutt’altro che qualcosa di facilmente dimenticabile.

Ganna la cercava questa vittoria, e tutto il suo Piemonte tifava per lui.

 

Gaia Accomo, Liceo G.F. Porporato, Pinerolo

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