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Novembre, il mese degli indomabili

11/11/2025

Se c’è una caratteristica che condividono diverse leggende del Giro d’Italia che compiono gli anni questo mese di novembre, è la capacità di sfidare e cambiare l’ordine delle norme stabilite.

 

Nel caso di Tom Dumoulin, che compie 35 anni l’11 novembre, ci sono stati un enorme sacrificio e la capacità di riconoscere le proprie debolezze, ma soprattutto un talento smisurato. La ‘Farfalla di Maastricht’ ha dato spettacolo in un biennio memorabile: ha conquistato con autorità l’edizione del 2017 a Milano, imponendosi nelle due crono e resistendo in montagna, con anche qualche episodio rasentante il comico. Nel 2018, solo uno dei migliori corridori da corse a tappe del XXI secolo è riuscito a fermarlo: un Chris Froome che, sulla strada per il Jafferau, ha firmato una delle azioni più epiche della storia recente della corsa.

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Ma se stiamo parlando di corridori mitici da corse a tappe e atleti iconici, vanno menzionati 3 corridori che compiono gli anni venerdì 14 novembre.

 

Vincenzo Nibali (41) rimarrà per sempre nel pantheon dei migliori ciclisti italiani di tutti i tempi per la sua grinta, per non aver mai dato nulla per perso e per l’infinita classe dimostrata anno dopo anno. Lo ‘Squalo dello Stretto’ si è portato a casa due Trofei Senza Fine (2013 e 2016), che fanno parte di un ‘triplete’ di vittorie in tutti i Grandi Giri che solo sette corridori nella storia sono riusciti a fare.

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Novembre, il mese dei leoni

Oltre a Isaac del Toro, di cui avremo presto occasione di parlare, anche l’uomo che Tadej Pogačar ha ‘cancellato’ dalle statistiche lo scorso 2024 compie gli anni a novembre – lo fa il prossimo venerdì 28.

 

Stephen Roche (66) è stato l’ultimo ciclista maschio, prima di ‘Pogi’, a conquistare nello stesso anno la ‘Tripla Corona’ con Giro, Tour e Campionato del Mondo nel 1987. Il famoso ‘tradimento di Sappada’, contro Roberto Visentini, è stata il primo passo verso quella fantastica tripletta.

 

Un altro è Bernard Hinault (71), con tre vittorie al Giro (1980, 1982 e 1985) da sommare ai suoi cinque Tour de France e due Vuelta a España, un ciclista irripetibile per il suo carattere viscerale e la sua infinita ambizione. Il ‘tridente’ si completa con un altro membro illustre della Hall of Fame del Giro d’Italia, il compianto Vittorio Adorni, che ci ha lasciato tre anni fa alla Vigilia di Natale. Il suo bottino alla Corsa Rosa parla di undici tappe vinte e una vittoria nella classifica generale (1965).

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