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Arriva la seconda settimana: volate, Crans-Montana e l’imprevedibile Bergamo

15/05/2023

Non ci nascondiamo, la notizia della positività al covid di Remco Evenepoel ci ha rovinato il giorno di riposo. La cronometro di Cesena ci aveva regalato un Giro d’Italia ancora tutto da decifrare, aperto e divertente, e perdere la Maglia Rosa e un attesissimo protagonista fa male, inutile negarlo. Ciò, però, non toglie nulla al grande spettacolo che ci aspetta nei prossimi giorni, visto che si ripartirà con Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) davanti a tutti, con appena due secondi su Primož Roglič (Jumbo-Visma), cinque sul compagno Tao Geoghegan Hart e 22 su João Almeida (UAE Team Emirates).

Insomma, il Giro è ancora più aperto e ogni secondo, da qui in avanti, conterà. I corridori ripartiranno con la Scandiano-Viareggio di 196 km che, altimetria alla mano, dovrebbe sorridere ai velocisti. Il lungo ma dolce Passo delle Radici in apertura e poi il più impegnativo strappo di Monteperpoli (2,6 km all’8%) da superare a 75 km dall’arrivo non dovrebbero infatti spaventare gli sprinter. Discorso simile per la frazione del giorno successivo, la Camaiore-Tortona di 219 km, la più lunga del Giro, che presenta le asperità di Passo del Bracco (10,1 km al 4,4%), Colla di Boasi (9,2 km al 4%) e Passo della Castagnola (5 km al 4,5%), tutte piuttosto digeribili dagli uomini veloci.

Di più difficile interpretazione sarà la Tappa 12, che porterà i corridori da Bra a Rivoli per 179 km. In particolare, sarà il Colle Braida a decidere le sorti della gara, che verrà scollinato a 27 km dall’arrivo. La salita misura complessivamente 9,8 km al 7,1%, ma gli ultimi 4 km sono costantemente all’8-9%: per gli uomini veloci sembra un po’ troppo dura, mentre più spazio potrebbe esserci per i fuggitivi della prima ora.

Il primo, grande, tappone alpino arriverà al 13° giorno di corsa, con la Borgofranco d’Ivrea – Crans-Montana di 207 km. Ci sarà prima il lunghissimo Gran San Bernardo (34 km al 5,5%), Cima Coppi di questa edizione coi suoi 2469 metri di altitudine, poi, una volta sconfinati in Svizzera, la Croix de Coeur (15,4 km all’8,8%) e la salita verso l’arrivo di Crans-Montana (13,1 km al 7,2%). Se i big sono riusciti a nascondersi salendo verso Campo Imperatore, qui non riusciranno a farlo. Anche in ottica Maglia Azzurra, questa è una giornata in cui è necessario farsi trovare pronti.

I velocisti torneranno protagonisti nella Sierre-Cassano Magnago di 194 km. Il gruppo, dopo la notte passata nel Canton Vallese, tornerà in Italia nelle prime battute di gara affrontando il Passo del Sempione (20,2 km al 6,5%). Dopodiché ci saranno quasi 140 km senza alcuna asperità. I fuochi d’artificio, infine, sono attesi dalla Seregno-Bergamo, un vero e proprio Giro di Lombardia con chilometraggio un po’ più limitato, visto che saranno 195 i chilometri complessivi. I corridori affronteranno il Valico di Valcava (11,6 km all’8%), il Selvino (11,1 km al 5,6%), il Miragolo San Salvatore (5,2 km al 7%) e la Roncola Alta (10 km al 6,7%), prima dello strappo finale in pavè che porta a Bergamo Alta. Non ci sarà un metro per poter respirare e gli appassionati sperano di vedere lo stesso canovaccio di corsa che l’anno scorso si era visto nell’elettrizzante tappa di Torino.

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