Nel suo libro raccontò anche la storia legata al Lago della Sibilla, oggi meglio noto come Lago di Pilato, altro luogo magico e misterioso.
La tradizione vuole che l’imperatore Tiberio, dopo aver fatto uccidere Ponzio Pilato, ne rinchiuse il corpo in un sacco che affidò ad un carro di bufali lasciati liberi di vagare senza meta.
Gli animali da Roma giunsero fino ai Monti Sibillini e qui fecero cadere il corpo di Pilato nel lago, dove riposa ancora oggi.
Oggi i corridori attraverseranno per 202 chilometri queste strade, che da Norcia all’arrivo sono tutte popolate di favole e incantesimi.
Poi saliranno in cerca di fortuna verso la dimora della Maga, come i cavalieri medievali raccontati nel manoscritto.
Cosa sussurrerà la Sibilla al vincitore di Sassotetto, oggi pomeriggio, non ci è dato sapere.
Quello che sappiamo è quello che vide Antoine de La Sale, arrivato lassù:
“Quando ci si è saliti, si vede bene il mare di Roma verso il mezzogiorno, e, dal lato della tramontana, il golfo di Venezia.”
Due mari in un luogo solo, praticamente una profezia.
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