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    Ricordi da Teramo, 2011: un missile di nome Cavendish

    06/05/2023

    Che alla tappa numero 10 del Giro d’Italia Mark Cavendish non avesse ancora vinto era piuttosto inconsueto. Il britannico era il velocista principe del gruppo in quegli anni (lo è stato per molto tempo), ma nel 2011 aveva cominciato la stagione leggermente più al rallentatore rispetto ai tre anni precedenti in cui aveva collezionato la bellezza di 17 vittorie nel 2008, 22 nel 2009 e 11 nel 2010. 

    Fino a quel momento aveva vinto solo due gare e alla Corsa Rosa era riuscito a disputare la volata esclusivamente il secondo giorno, a Parma, venendo però battuto da Alessandro Petacchi. Così nella Termoli-Teramo di 159 km, CannonBall, al tempo in maglia HTC Highroad, era il corridore più atteso, colui che doveva dare qualche segnale a tifosi e squadra. Così è stato, Cavendish non si è fatto pregare due volte e sul traguardo di Teramo ha sfoderato uno dei suoi famigerati sprint, anticipando nettamente tutti i suoi avversari.

    La volata venne impostata dagli uomini della QuickStep, con il futuro vincitore della Milano-Sanremo Gerald Ciolek che però sbagliò i tempi nel lanciare lo sprint del compagno Francesco Chicchi; a quel punto provò ad anticipare Alessandro Petacchi (Lampre-ISD), ma Cavendish fu lesto a prendergli la ruota e saltarlo nettamente negli ultimi 50 metri. Il secondo posto se lo prese Francisco Ventoso (Movistar), mentre Petacchi dovette accontentarsi del terzo posto. In Maglia Rosa c’era Alberto Contador, che il giorno prima si era scatenato sulle pendici dell’Etna.

    Per Cavendish fu la sesta vittoria sulle strade del Giro d’Italia. Ad oggi ne ha 16, l’ultima l’anno scorso in Ungheria a Balatonfüred.

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