Giro Next Gen: Tuckwell toma el Rosa y Rafferty extiende la racha

Per mettere in difficoltà Jarno Widar bisognava inventarsi qualcosa e oggi, nella Fiorenzuola D’Arda – Gavi, lo hanno fatto. Una tappa anarchica, in pieno stile U23, con una prima ora di corsa volata via a 53 km/h tra scatti e controscatti. Poi sul Passo del Penice la Maglia Rosa Jarno Widar è rimasta isolata e i suoi avversari diretti per la classifica generale hanno ben fiutato l’occasione.

A metà discesa, a poco più di 70 km dall’arrivo, sono andati via 11 atleti, compresi alcuni molto pericolosi in ottica classifica generale: Adam Rafferty (Hagens Berman Jayco), Arno Wallenborn (Tudor), Cesare Chesini (MBH Bank Ballan Csb), Daniel Lima (Israel Premier Tech Academy), Remy Daumas (Groupama-FDJ), Tim Rex (Visma | Lease a Bike Development), Kamiel Eeman (Lotto Development) e soprattutto Matteo Vanhuffel (Picnic PostNL Development), Filippo Turconi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development) e Luke Tuckwell (Red Bull-Bora-hansgrohe), con questi ultimi 4 tutti piuttosto vicini in classifica generale, in particolare lo scozzese Tuckwell, 3° in classifica generale ad appena 27” da Widar.

Preso in mezzo, Widar ha provato per un po’ di tempo a reagire, cercando di coinvolgere anche Jørgen Nordhagen (Visma | Lease a Bike) e Adrià Pericas (UAE Team Emirates GenZ), a loro volta sorpresi dall’attacco, ma una volta inteso che la collaborazione non c’era, ha lasciato andare gli attaccanti. Il richiamo nei ranghi di Eeman, inizialmente in fuga, è stato a dir poco tardivo, visto che si è sfilato per dare una mano alla Maglia Rosa solo quando davanti avevano ormai 2’30” di vantaggio. In tutto ciò Lorenzo Finn (Red Bull-Bora-hansgrohe) rimaneva sornione a fare la guardia mentre il compagno Tuckwell metteva nel mirino il simbolo del primato.

Nonostante qualche cambio saltato qua e là, davanti hanno tirato dritti con obiettivi diversi, chi per vincere la tappa, chi per avanzare in classifica generale. Alla fine la stoccata risolutrice è stata di Adam Rafferty, che da finisseur è andato a prendersi la tappa. Il caso vuole che, dopo Seth Dunwoody ieri, anche oggi abbia vinto un nordirlandese, per una due giorni magica e inaspettata per la piccola Nazione del Regno Unito, che in questi due ragazzi (e Darren Rafferty, 2° al Giro Next Gen 2023 e fratello di Adam) sembra avere davvero un futuro luminoso.

Al 2° posto si è piazzato Turconi davanti ad Omrzel, ma il colpaccio più grande lo ha fatto Luke Tuckwell, che vola in Maglia Rosa con 26” sullo stesso Omrzel e 36” su Turconi, mentre Vanhuffel risale fino al 7° posto. Il gruppo Maglia Rosa è arrivato al traguardo con 2’03” di ritardo dal vincitore e ora Widar ha 1’23” da recuperare a Tuckwell, già brillante sul Passo Maniva e per nulla facile da togliersi di ruota.

Para poner en dificultades a Jarno Widar había que inventarse algo y hoy, en la etapa entre Fiorenzuola D’Arda y Gavi, el pelotón lo han hecho. Una etapa anárquica, al más puro ‘estilo sub23’, con una primera hora de carrera volando a 53 km/h entre ataques y contraataques. A la postre, en el Passo del Penice, la Maglia Rosa quedó aislada y sus oponentes directos en la clasificación general olfatearon la oportunidad.

A mitad del descenso, a poco más de 70 km de la meta, se escaparon 11 corredores, incluyendo algunos muy peligrosos para la clasificación general: Adam Rafferty (Hagens Berman Jayco), Arno Wallenborn (Tudor), Cesare Chesini (MBH Bank Ballan Csb), Daniel Lima (Israel Premier Tech Academy), Remy Daumas (Groupama-FDJ), Tim Rex (Visma | Lease a Bike Development), Kamiel Eeman (Lotto Development) y, sobre todo, Matteo Vanhuffel (Picnic PostNL Development), Filippo Turconi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development) y Luke Tuckwell (Red Bull-Bora-hansgrohe), próximos todos ellos al liderato de la clasificación general, en particular el australiano Tuckwell, 3º en la clasificación general a solo 27” de Widar.

Atrapado entre dos aguas, Widar intentó navegar durante un tiempo, tratando de involucrar también a Jørgen Nordhagen (Visma | Lease a Bike) y Adrià Pericas (UAE Team Emirates GenZ), a su vez sorprendidos por el ataque, pero una vez que entendió que no había colaboración, dejó ir a los atacantes. La llamada a filas de Eeman, inicialmente en la fuga, fue tardía como poco, ya que se descolgó para ayudar a la Maglia Rosa solo cuando los de delante ya tenían 2’30” de ventaja. En todo esto, Lorenzo Finn (Red Bull-Bora-hansgrohe) se mantuvo astuto vigilando mientras su compañero Tuckwell ponía en el disparadero al maillot más codiciado.

Pese a algún que otro relevo perezoso, los hombres de cabeza siguieron adelante con diferentes objetivos: algunos, para ganar la etapa; otros, para avanzar en la clasificación general. Al final, el golpe decisivo fue de Adam Rafferty, cuya acción de finisseur le valió la etapa. La casualidad quiso que, después de Seth Dunwoody ayer, hoy también ganara un norirlandés, para un par de días mágicos e inesperados para la pequeña Nación del Reino Unido, que en estos dos chicos (y Darren Rafferty, 2º en el Giro Next Gen 2023 y hermano de Adam) parece tener realmente un futuro brillante.

En 2º lugar se clasificó Turconi por delante de Omrzel, pero el mayor golpe lo dio Luke Tuckwell, que vuela con la Maglia Rosa con 26” sobre el mismo Omrzel y 36” sobre Turconi, mientras que Vanhuffel asciende hasta el 7º puesto. El grupo Maglia Rosa llegó a la meta con 2’03” de retraso respecto al ganador y ahora Widar tiene 1’23” que recuperar a Tuckwell, ya brillante en el Passo Maniva y nada fácil de descolgar.