Le soluzioni ingegneristiche più avanzate al servizio della velocità. È questo che fa di DURA-ACE R9200 la serie di componenti più performanti sul mercato.

“I professionisti vogliono vincere. È molto semplice. Sanno che arrivare primi al traguardo può essere una questione di millesimi di secondo. Non ci sono scorciatoie. E quelle prestazioni nascono da un perfetto mix di velocità, potenza, controllo e aerodinamica. Il credo di Shimano è tutto nelle parole di Coryn Rivera, professionista del team DSM, e nelle mani di Hiroshi Matsumoto, responsabile del product planning del brand giapponese. I suoi uomini lavorano quotidianamente per perfezionare ogni componente: provano, mettono a punto, ripetono. La sperimentazione non si ferma mai racconta lo ‘sciamano’ della velocità. “E lo stesso vale per l’impegno. Ingegneri e tecnici tornano al tavolo da disegno tutte le volte che è necessario per raggiungere l’eccellenza, per settimane, mesi o anni”.

È grazie a questa dedizione che è stato messo a punto DURA-ACE, la serie di componenti che in occasione del Giro d’Italia 2023 celebra i suoi primi 50 anni. Basta osservare un po’ più da vicino l’ultima versione, la R9200, per rendersi conto del lavoro di ricerca che ci sta dietro. Partiamo dalla piattaforma Di2, che garantisce una connessione fulminea tra comando e cambio, il più veloce di sempre prodotto dall’azienda giapponese. Quanto veloce? La risposta è nei numeri: meno 58 per cento del tempo di funzionamento del deragliatore posteriore e meno 28 per cento di quello anteriore. Certo, sono attimi, che però si traducono in uno scatto più bruciante o in un’entrata più accelerata in curva: in alcuni casi, la differenza tra vittoria e sconfitta.

Ma durante gli sforzi più intesi conta tantissimo anche la fluidità del cambio. Non a caso, i tecnici Shimano hanno preso la tecnologia HYPERGLIDE+ dal mondo MTB e Gravel e l’hanno adattata alle bici su strada. È nata così una speciale interfaccia che guida dolcemente la catena su e giù per la cassetta, garantendo così un cambio veloce e preciso in entrambe le direzioni, anche con carichi di pedalata estremi. Il beneficio è palese: non ci sono scossoni e non bisogna più ridurre la pressione sui pedali prima del cambio.

La pedalata è più fluida anche grazie a una cassetta a 12 velocità, con rapporti più progressivi e più ravvicinati, che permettono di trovare la cadenza perfetta in ogni circostanza. Il wireless? C’è, ma solo dove serve. Le leve del cambio, per esempio, sono prive di collegamenti elettrici, con il risultato di un cockpit molto più pulito. Cambio e deragliatori invece sono cablati, e collegati a una batteria interna che garantisce 1000 chilometri di percorrenza.

Zero stress, dunque, e questo vale anche nelle discese più toste. Merito della tecnologia frenante Servo Wave, studiata per garantire un rapido attacco iniziale, che produce un contato immediato tra le pastiglie e il rotore del freno a disco, a cui segue una diminuzione della generazione di forza. L’effetto è una migliore modulazione della frenata, che consente traiettorie millimetriche (sì, anche in discesa) e un maggior controllo. Non ti resta che provare il nuovo DURA-ACE R9200. Se vuoi saperne di più, clicca qui.