Scopri le Meraviglie dell’Italia in bici,
come i ciclisti al Giro d’Italia
di Sara Federico
Il mese di maggio si colora dell’inconfondibile rosa dei ciclisti al Giro d’Italia, che sfrecciano lungo le strade e le straordinarie bellezze del nostro Paese. Lo sa bene Autostrade per l’Italia che di lunghi percorsi se ne intende, poiché accompagna ogni giorno milioni di automobilisti da nord a sud della Penisola e tutti gli atleti dell’iconica Corsa Rosa in qualità di Sponsor Ufficiale della gara più amata dagli italiani. Non solo, con il progetto “Wonders. Scopri l’Italia delle meraviglie” propone a tutti voi experience di viaggio sempre aggiornate, ideate in collaborazione con Touring Club Italiano, WWF, Slow Food Italia, Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Tra gli altri, non mancano itinerari da scoprire su due ruote, pensati anche per esplorare il territorio in modo sostenibile. Ve ne proponiamo alcuni, che si sviluppano nelle immediate vicinanze delle tappe del Giro d’Italia e che potrete vivere già nei prossimi giorni anche attraverso i canali social Wonders_italia.

© Paula Castelli, concorso fotografico TCI Appennini
Cominciamo dal Centro Italia, in un angolo misterioso delle Marche, dove ogni pedalata è una scoperta, ogni borgo una storia da ascoltare, ogni vetta una nuova sfida: un invito a perdersi in un paesaggio dove il confine tra la natura tangibile e il fascino impalpabile del mito si fa incredibilmente sottile. Parliamo dei Monti Sibillini, situati nell’omonimo Parco Nazionale, ideali da scoprire in bicicletta e immergersi in un mondo dove la leggenda respira ancora, fianco a fianco con la forza primordiale della montagna. Il punto di partenza è Montefortino, uno spettacolare canyon inciso dal fiume Tenna, dove vi sentirete quasi sospesi. Sembra quasi di poter scrutare l’orizzonte in cerca della leggendaria Sibilla Appenninica, la sacerdotessa che, si dice, prediceva il futuro dalla sua grotta sul monte omonimo. Ed ecco come nel percorso, il paesaggio si apre in praterie sconfinate, in un tripudio di colori della fioritura stagionale. Poi da Amandola fino a Sarnano, il centro termale che conserva gelosamente un nucleo storico intatto. Ed è proprio da qui che si snoda l’Anello dei Crinali, un tracciato pensato per chi ama la vera essenza del pedalare: la conquista di creste panoramiche e la discesa in valli silenziose, in un’altalena di emozioni.

© PippiLongstockingShutterstock.com
Ed ora, preparatevi per un’altra avventura, un viaggio a ritroso nel tempo in quella parte di Piemonte meno “chiassosa” e più autentica, tra il Biellese e la suggestiva Valle Cervo. Un itinerario ciclistico di 70 chilometri che sì, richiede gambe allenate e un po’ di fatica, ma ne vale la pena, ve lo assicuriamo! La nostra “corsa” a tappe prende il via da Biella, ma mette subito alla prova la vostra tenacia, introducendovi alla Panoramica Zegna, un vero e proprio nastro d’asfalto che serpeggia tra sentieri che sembrano tappeti fioriti, che vi accompagneranno fino a raggiungere l’Oasi Zegna. È un eden naturale, di 100 chilometri quadrati, attraversata da diversi sentieri escursionistici, nato dalla visione del noto stilista Ermenegildo: qui l’acqua è linfa vitale, e la storia è tessuta trama dopo trama, proprio come i pregiati tessuti che hanno reso celebre questa valle. Si perché questa pedalata è un vero e proprio tuffo nel cuore pulsante di un’antica operosità: antichi lanifici lungo il torrente Cervo dove sorge Cittadellarte, la fucina creativa voluta da Michelangelo Pistoletto, un faro di innovazione che continua a brillare. Insomma, si ritorna a Biella piuttosto arricchiti di un nuovo repertorio culturale e sicuramente molto appagati da una super experience.

© Stefano maruzzoConcorso fotografico TCI I paesaggi del cibo
Per concludere il nostro viaggio, dimenticate scalate impegnative e preparatevi a un dolce valzer su due ruote, cullati dal suono dell’acqua che scorre lungo le antiche vie. Siamo in Veneto, dove l’Anello ciclabile dei Colli Euganei è una carezza per gli amanti del cicloturismo rilassato, un nastro di 63 chilometri ai piedi delle inconfondibili colline verdi e che si sviluppano dalla pianura veneta. Un percorso accessibile a tutti coloro che scelgono di perdersi tra il profumo dei castagni e della macchia mediterranea, tra le geometrie ordinate di vigneti, orti e frutteti. Questo anello non è solo un’ode alla natura, ma un tuffo in un passato ricco di fascino. Il viaggio inizia da Battaglia Terme, un borgo rivierasco che si specchia nelle acque del canale. Ma è solo un assaggio delle meraviglie che vi attendono. Poco dopo, troverete Monselice, il paese che si innalza “su tre piani”, con il suo Castello a dominare dall’alto, raggiungibile percorrendo la suggestiva via del Santuario. Poi è la volta di Este, nome della nobile casata, con il Museo Nazionale Atestino e il centro storico, con la sua piazza Maggiore a fare da salotto e il Duomo custode di preziose opere d’arte. E poi la pista ciclabile che abbraccia il monte Lozzo conducendo alle pendici del duecentesco Castello di Valbona, e ancora l’Abbazia di Praglia, fino all’ultima tappa, Abano Terme, la capitale del benessere termale, per un meritato stop rigenerante dopo la pedalata. Una coccola che non dimenticherete. Buon divertimento!