Forse il momento giusto per raccontare questo Giro è la prima mattina di sabato 24 Ottobre, la penultima tappa, Alba-Sestriere.
Il giorno prima l’autunno si era fatto sentire.
Pioveva, c’era stata la protesta dei corridori, la Morbegno-Asti aveva dimezzato il suo percorso, e anche sul Giro il cielo si era rannuvolato.
La mattina dopo, aprendo la finestra a Sestriere, c’era il sole.
I boschi di larice luccicavano come tanti incendi immobili e intanto aspettavano, come tutti noi, cosa sarebbe successo.
Aspettavano come noi l’ultima tappa alpina, quella in cui si sarebbe dovuta decidere la corsa prima della cronometro conclusiva di Milano.
Aspettavano come noi lo spettacolo, un finale di Giro in cui avremmo capito se Kelderman avrebbe resistito a Geoghegan Hart, dietro di lui di 15 secondi in classifica, e al giovane compagno Hindley, che di secondi di ritardo ne aveva solo 12.