Oggi era una di quelle mattine piovose di fine Ottobre, nuvole basse e luce grigia, in cui da piccoli era più dura andare a scuola.
Allora si cercava una sponda nei genitori, chiedendo comprensione, e se poi non funzionava una volta a scuola si andava a farsi fare un thè caldo dai bidelli.
Oggi sarebbe dovuta partire la tappa più lunga del Giro d’Italia, 258 km pianeggianti da Morbegno fino ad Asti.
Ma stamattina in Valtellina pioveva, c’erano le nuvole basse e la luce grigia di fine Ottobre, e i corridori hanno chiesto di entrare a scuola qualche ora dopo.
Dopo un lungo conciliabolo si è deciso di ridurre il percorso delle metà: non più 258 km ma 124, partenza non più alle 10:20 ma alle 14:30, non da Morbegno (SO) ma da Abbiategrasso (MI).
Alla (ri)partenza scattano subito in 3, che presto diventano 14 e inizia uno di quei braccio di ferro tra gruppo e fuga che piacciono tanto ai ciclofili, com’era successo nella tappa di Tortoreto tra Sagan e la squadra di Démare.