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Tappa 13 – Dislivelli

16/10/2020

Tappa altimetricamente molto interessante fino a pochi chilometri dalla fine: si passa dai 3 metri sul livello del mare della partenza a Cervia, ai 5 di Lavezzola, per poi spingersi agli 8 metri di altitudine di Rovigo e i 15 di Torreglia.

Fino lì il percorso è una lunga risalita verso Nord attraverso il grande plateau della pianura padana, sopra la terra portata dal Po nella sua millenaria corsa verso il Mar Adriatico.

Terra che l’uomo ha poi nei secoli drenato e bonificato con canali e argini, idrovore e chiuse.

Da Torreglia però le cose cambiano, e inizia la prima delle due salite finali, brevi ma molto dure, sui Colli Euganei.

I Colli sono dei rilievi di origine vulcanica che spuntano dalla pianura isolati da tutto il resto, a metà strada tra le Alpi e il mare. 

Se il tempo sarà bello i corridori li vedranno delinearsi già prima di Rovigo, improvvisi e solitari a rompere l’orizzonte piatto delle pianura, come fossero un branco di mammut addormentati.

Dovranno perciò avvicinarsi con cautela, senza farli arrabbiare, e senza farsi ingannare dalle loro dimensioni: anche se la punta più alta raggiunge solo i 601 metri, i Colli contengono strati rocciosi di Rosso Ammonitico, come le Dolomiti.

 

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