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Roccaraso, il verde e il rosso

11/10/2020

La “Bandeira Verde-Rubra” del Portogallo è divisa in due bande verticali, ma di diversa dimensione. Il verde occupa un terzo della bandiera, i restanti due terzi sono rossi.

Non esiste un’unica versione sul significato dei suoi colori. 

La più accreditata è quella che vede nel verde un richiamo ai boschi del Portogallo, mentre il rosso sarebbe quello del sangue dei caduti per la patria. 

Molti boschi oggi da San Salvo a Roccaraso, e poco sangue, anche solo metaforico: gli uomini di classifica si stuzzicano solo nelle ultime centinaia di metri, e i distacchi vengono di conseguenza.

Lungo i 208 chilometri della tappa quattro Gpm, due di seconda e due di prima categoria, e arrivo in salita ai 1659 metri della stazione sciistica di Aremogna, comune di Roccaraso. 

La fuga fatica parecchio ad andare, ce la fa definitivamente solo nei pressi del traguardo volante di Guardiagrele, dopo settantacinque chilometri di corsa.

Escono in sette, che diventano presto otto: Guerreiro, Sepulveda, O’Connor, Castroviejo,  Warbasse, Visconti, Frankiny e Bjerg.

Il gruppo lascia fare, sale compatto il Passo Lanciano, Passo San Leonardo e Bosco Sant’Antonio, dove invero Nibali mette la squadra a tirare e il gruppo si sfina, ma dopo lo scollinamento l’andatura cala di nuovo.

Nel frattempo davanti rimangono in cinque, che presto diventano tre e poi due: ai meno sei dall’arrivo scatta Castroviejo (spagnolo) e gli risponde solo Guerreiro (portoghese), e si capisce che la vittoria di tappa sarà una questione iberica.

Negli ultimi duecento metri Guerreiro stacca Castroviejo e vince a Roccaraso la sua prima gara World Tour.

Gli uomini di classifica, come detto, si muovono solo nel finale.

Negli ultimi trecento metri attacca Kelderman seguito da Fuglsang, poco dietro gli altri. 

Sul traguardo Pozzovivo perde 6’’, Nibali 14’’ come Bilbao, Almeida 18’’, ma gli basta per restare in Maglia Rosa.

Il Portogallo consacra così una giornata storica al Giro d’Italia, successo di tappa e leader in classifica generale.

Esistono altri tentativi di spiegazione per i colori della bandiera lusitana, oltre i boschi e il sangue.

Un’altra ipotesi è che il verde indichi la speranza, e il rosso rappresenti il colore dell’alba e del tramonto che i navigatori portoghesi vedevano dalle navi al tempo delle loro traversate in giro per il Mondo.

Per com’è andata oggi a Roccaraso – con la speranza di due giovani corridori che potrebbero infiammare ancora molte albe nel futuro ciclismo nazionale – forse è più giusto pensarla così.

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