5 GPM, 3 di 1a categoria
La prima salita comincerà dopo appena 3 km di gara, giusto per scaldare un po’ le gambe degli atleti e invogliare gli aspiranti fuggitivi ad attaccare fin da subito. Si tratta del Croce Serra (3a cat., 11,2 km al 4,6%), che sarà comunque l’asperità più docile di giornata. Dopodiché si comincerà a fare sul serio, prima col Col Tzecore (1a cat., 16 km al 7,7%) – che verrà affrontato per la seconda volta nella storia del Giro dopo quella del 2018 con Giulio Ciccone primo in cima – poi col Col Saint-Pantaléon (1a cat., 16,5 km al 7,2%), alla quinta apparizione nella Corsa Rosa, e poi col Col de Joux (1a cat., 15,1 km al 6,9%), che invece è stato scollinato già 7 volte dal Giro.
A questo punto mancheranno 19 km all’arrivo, ma le difficoltà non sono finite, perché subito dopo il Col de Joux ci sarà una breve discesa di 6 km e poi comincerà la scalata inedita di Antognod (2a cat., 9,5 km al 4,5%), più dura nella seconda parte quando la pendenza media supera il 7%. Non è ovviamente una salita complicata, ma dopo 4 passi alpini sarà da vedere quante energie saranno rimaste ai corridori. In cima mancheranno 5 km, perlopiù in discesa verso l’arrivo di Champoluc.