I troiani erano scappati dalla guerra ma in Sicilia non trovarono la pace.
La storia di Segesta è storia di altre battaglie, prima con un’altra città greca, Selinunte, poi le guerre puniche fino alla resa e alla distruzione da parte dei Vandali, nel V secolo.
Chissà se con tutto questo tempo speso a coltivare la guerra trovassero tempo anche per dedicarsi ad altro.
Le Olimpiadi, per esempio, e la loro tregua.
Nulla lo fa pensare, d’altronde Atene era lontana e i nemici molto vicini, eppure il luogo sarebbe stato così bello, così perfetto, come ha scritto Maupassant durante il suo viaggio in Italia:
“Il tempio di Segesta sembra essere stato posto ai piedi della montagna da un uomo di genio che aveva avuto la rivelazione dell’unico punto in cui lo si doveva costruire: animando da solo l’immensità del paesaggio, che ne esce vivificato e divinamente bello”.